I teramani nella Grande Guerra.
Il conflitto raccontato nelle pagine del Corriere Abruzzese
Anno 1915


Contro i propalatori di false notizie

           In questo momento eccezionalissimo della Patria, la durata del quale non si può determinare oggi che siamo appena all'inizio, occorre per tutti avere i nervi a posto. Eccitarci, esaltarci ed impazientirci è inutile e pericoloso. E' necessario, invece, attingere largamente alla nostra dose di patriottismo, di calma e di buon senso: solo così si potrà serenamente aspettare, provvedere e giudicare.
           I francesi, fatti come noi, anzi ancor più vivaci ed ipersensibili, hanno saputo, subito dopo l'aggressione, domare i proprii nervi, ed oggi danno prova di una disciplina meravigliosa, che nessuno avrebbe mai supposto in tale popolo. Eppure ha saputo organizzarsi in modo mirabile sia nella preparazione civile che in quella militare, con calma e fiduciosa serenità patriottica.
           Lo stesso dobbiamo fare e faremo noi. Ma occorre vigilare perché sulla nostra legittima ansia patriottica non speculi ignobilmente il nemico diffondendo, fra noi, in casa nostra, con satanica arte, notizie allarmanti, di una stupidità enorme e di una malvagità da galera.
           Non vogliamo esemplificare, ma il pubblico ci ha capito.
           Ed è per ciò che noi invitiamo i cittadini a denunciare senz'altro i propalatori di notizie allarmistiche. Costoro devono essere arrestati, ed interrogati potranno dimostrare la propria buona fede o indicare la fonte alla quale appresero la voce da essi diffusa. Così si riuscirà a trovare i veri responsabili e a punirli come si meritano.
           Si deve porre immediatamente argine a questa propalazione di notizie la cui forma sempre allarmistica rivela facilmente la fonte.
           Sia data, dunque, una caccia spietata senza quartiere ai diffonditori di false notizie. Sarà compiuta così un'opera veramente patriottica e civile.