I teramani nella Grande Guerra.
Il conflitto raccontato nelle pagine del Corriere Abruzzese
Anno 1915


La cartografia della guerra nostra

           Le carta «Le Tre Venezie» pubblicata dall'Istituto Geografico De Agostini di Novara è maravigliosa. Il titolo è un portento di sintesi d'italianità: la Venezia Tridentina, la Venezia Propria e la Venezia Giulia sono le tre sorelle che anelano di riunirsi insieme e di star tutte entro i sacri termini del confine naturale della Patria nostra.
           La rappresentazione del terreno a tinte ipsometriche, che richiede un paziente e lungo lavoro di stampa, è patriottica in sommo grado.
           Ha detto il Re nel proclama del 24 maggio ai soldati: «Il nemico nostro, favorito dal terreno e dai sapienti accorgimenti dell'arte, vi opporrà tenace resistenza, ma il nostro indomito slancio saprà di certo superarlo.»
           L'Istituto Geografico De Agostini di Novara ha afferrato il concetto reale di queste parole e lo ha scolpito nella sua carta. Così in ciascuno di noi si infonde lo spirito dell'attesa disciplina che consegue dal comprendere tutto lo sforzo immane che su di un terreno aspro rupestre e accidentato i nostri bravi soldati devono compiere.
           Questa è la cartografia nazionale, degna dell'ora presente. L'Istituto editore non sacrifica gl'interessi del Paese al facile tornaconto bottegaio di tirature più sollecite, perché meno ricche di tinte rivelatrici.
           Come la Carta delle Alpi nostre ha formata le coscienza delle giuste aspirazioni nazionali; così questa delle Tre Venezie formerà la coscienza civica di saper attendere con fiducia i risultati d'una contesa difficile. É il metodo dell'Istituto: egli fa propaganda con le carte: infatti con I due confini d'Italia ha dimostrato che su 100 parti di territorio geografico Italiano tuttora fuori de' confini politici, ben 84 parti stanno in mano degli austriaci; e con le carte della Guerra nell'Adriatico e della Europa sud-orientale ci ha rivelate le ragioni scientifiche per le quali è indispensabile alla sicurezza nostra il possesso di gran parte dell'altra sponda dell' Adriatico.
           Dobbiamo dar plausi continui a quest'opera civile e patriottica dell'Istituto Geografico De Agostini di Novara, che italianamente produce con maestranze italiane.
           Come ora si sente l'alto orgoglio nazionale che ci viene dalla liberazione piena e sicura del mercato italiano da ogni pubblicazione cartografica straniera!