I teramani nella Grande Guerra.
Il conflitto raccontato nelle pagine del Corriere Abruzzese
Anno 1915


Onore ai feriti

           Cappelle sul Tavo 3-8
           Cappelle sul Tavo ha anche avuto i suoi eroi.
           Varii nostri concittadini hanno finora toccato la gloria del supremo sacrificio per la patria.
           Barbacane Domenico soldato del ... Reg.to Fanteria ferito al piede sinistro trovasi degente all'ospedale di Genova. Uscito incolume dai numerosi combattimenti sostenuti in Libia durante dieci mesi di campagna, è ora rimasto ferito in uno dei tanti combattimenti a cui prese parte.
           Iachini Giuseppe soldato del .... Regg.to Fanteria ferito nell'occhio sinistro trovasi in via di guarigione nell'ospedale di Asti.
           Di Sabatino Antonio soldato del ... Regg.to Fanteria ferito al piede trovasi nell'ospedale di Faenza.
           Nessuno di questi semplici soldati è tornato in famiglia. La cittadinanza, mentre è superba e orgogliosa di questi suoi concittadini, è ansiosa di poterli rivedere quanto prima e sentire descritte da essi stessi quelle scene e quegli episodii che li rese eroi. Ai prodi, che tanto onorevolmente si comportarono sul campo di battaglia l'augurio di pronta guarigione è il saluto affettuoso e memore della loro terra natia.
           
           
           L'egregio sottotenente Raffaele Preziuso, che fu uno dei primissimi nello speciale abbonamento per i soldati al fronte, scrive al nostro Direttore una gentile cartolina, che qui appresso riproduciamo a dimostrare di quanta utilità è per i nostri soldati la lettura del Corriere Abruzzese.
           
           Onorevole Direttore,
           Le notizie della forte e gentile nostra provincia, portate dal suo Corriere, sono l'unico anello di congiunzione tra me e la nostra terra, e servono ad addolcire i brevi riposi che mi sono concessi.
           Grazie, sig. Direttore, e non mancherò, quando mi sarà possibile e nei limiti del permesso, di comunicarle episodi epici della nostra santa guerra.
           Grande schiera di giovani e baldi vite oggi si immola per una Italia grande ed onorata, lasciando indelebili traccie delle loro gesta meravigliose: oscuri, ma nobili eroi!
           Dal gran teatro della guerra, plaudendo all'Italia, le invio i sensi della mia alta stima. Di lei
           RAFFAELE PREZIUSO
           
           Ci duole di non poter dare tutto il contenuto della cartolina, perchè ci è pervenuta con cancellazioni per acqua cadutavi su. Al tenente Preziuso il nostro saluto e il nostro augurio.
           

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           Il Caporale Giuseppe Stagione, dell'ospedale da Campo, III Armata, ci scrive:
           
           Gentile Direttore,
           Mi è pervenuto il giornale: grazie, grazie tante. Esso sarà la cara voce che terrà saldamente uniti l'animo mio e la terra lontana! Sia il benvenuto il Corriere!
           Noi stiamo acquartierati nei locali di una ex scuola austriaca, e può dirsi che fino ad oggi la nostra vita è relativamente calma e serena. Ma tra qualche giorno si partirà e si andrà avanti, seguendo le nostre valorose truppe, che veramente si dimostrano superiori ad ogni elogio.
           Qui, quasi ogni giorno, abbiamo la visita di areoplani nemici e si assiste al passaggio di prigionieri austriaci.
           Di notte, poi, potentissimi fasci di luce spiano la vasta distesa della pianura.
           Anche quando andrò via di qui il mio Indirizzo per la spedizione del giornale, sarà il medesimo.
           Saluti affettuosi.
           P. STAGIONI
           
           Al carissimo Pasqualino i nostri più caldi saluti ed auguri