I teramani nella Grande Guerra.
Il conflitto raccontato nelle pagine del Corriere Abruzzese
Anno 1915


Ancora in memoria di Arduino Evangelista

           Penne 24-11
           Arduino Evangelista di Penne figlio dell'ottimo insegnante Luigi, appena diciannovenne, di animo forte e gagliardo, cadeva intrepido e glorioso sulle montagne del Carso; là, dove il fato lo aveva protetto per bene 5 mesi nelle più ardue imprese.
           Nello scorso luglio si sottrasse da morte, mentre con animo spartano dava fuoco alla miccia di un tubo di gelatina, facendo saltare in aria i reticolati nemici.
           Nel pomeriggio del 21 ottobre scorso, sotto un raggio del sole mite autunnale, impavido correva all'assalto col sorriso sulle labbra e la fede nel cuore, guidando la sua squadra per ben due volte sotto il grandinar delle palle nemiche; ma, al terzo attacco decisivo, mentre agognava di veder coronate le sue aspirazioni, il vile piombo austriaco lo colpiva a morte. Prima di esalare l'ultimo suo respiro pronunciava le fatidiche parole:
           - Mamma adorata, babbo, Italia mia!
           Morì per essi!..., essi furono sempre i perni sui quali s'aggiravano i suoi affetti, i suoi teneri legami, e indissolubili, del suo animo grande e generoso!! Nell'ultima sua lettera inviata dal Carso, in data 18 ottobre passato al suo adorato genitore, così diceva:
           
           «Carissimi, siate forti ed allegri, io sto bene, sono sempre incolume, spero che Iddio mi renda invulnerabile anche questa volta; intanto babbo mio caro, tu non mancare di confortarmi l'angelo di mia madre, di baciarmi la cara sorellina Lina e di assicurare alla buona ed ottima sorella Emma che se avrò la fortuna di salvarmi penserò io al suo avvenire.
           Bacio tutti. Beneditemi.
           Vostro ARDUINO»
           
           Il fato crudele non volle risparmiare una vita incontaminata, preziosa e cara, che continuamente si consacrava al bene della famiglia, della patria!!!....
           La fortuna, che pareva volesse brillare sul prezioso suo capo e sul suo sangue latino scomparve; e il fato cieco lo travolse nella sua ferale ed irrevocabile sentenza!... I genitori colpiti nei loro cuori, rispettano che il solco diventi più profondo per raggiungere l'estinto e godersi con lui le virtù preclari di cui era dotato. Nulla potrà lenire l'intenso dolore della desolata famiglia già tanto provata alle sventure!
           Giunga almeno dall'alto una parola benigna e l'onorificenza spettante all'eroe. Unico tesoro resta alla famiglia del Valoroso, ed è la seguente lettera inviata al Sindaco di Penne dai compagni d'armi.
           
           Dal Carso, 26 ottobre 1915:
           «Con grandissimo dolore partecipiamo la morte del nostro carissimo amico e collega Arduino Evangelista, avvenuta il giorno 21 corrente ad ore 4 pom., mentre da eroe conduceva la sua squadra ad un terzo attacco, decisivo, alle trincee nemiche. Giovane di ottimo carattere, amico per noi indimenticabile ed incomparabile, cadde da glorioso dando la vita per la nostra carissima Patria.
           Ai desolati genitori, congiunti e cittadini tutti, giungano le vivissime condoglianze e resti loro di conforto il saperlo caduto da eroe sul campo dell'onore.
           I suoi amici addolorati, pregando per lui, la ringraziano.
           PIETRO STELLA,
           GIUSEPPE BALDACCONI,
           E. MUGUES,
           RANIERI SEBASIO,
           CAMPATI NICOLA, allievi ufficiali.