I teramani nella Grande Guerra.
Il conflitto raccontato dalle pagine del Corriere Abruzzese
Anno 1916


Avanti, soldati d'Italia!

           
           ...quando verrà il caldo del nostro
           bel sole noi partiremo dalle mirabili
           posizioni che occupiamo e avanzeremo!

           CADORNA
           
           Per la patria, che ci segue con trepido affetto, ma con ferma fede nei suoi gloriosi destini, AVANTI!
           Per Il Re, che audacemente ed instancabilmente partecipa alla nostra ardua ed aspra vita di guerra, AVANTI!
           Per il nostro sacro tricolor vessillo, affinché, salutato dal popoli amici, temuto dai nemici della Patria, sventoli glorioso dalle Alpi Retiche e Giulie fino...

           ...a Pola presso del Quarnero
           che Italia chiude e i suoi termini bagna
           soldati d'Italia, AVANTI!
           Per le madri, per le spose, per le mogli, per i figli, che orgogliosi pensano a noi, AVANTI!
           Per i fratelli ancora irredenti, che da secoli gemono sotto le catene dell'Austria e che da noi oggi attendono la sospirata redenzione, AVANTI!
           Per i compagni d'arme, caduti valorosamente combattendo sui campi della gloria, AVANTI!
           Per il gran nome d'Italia, terra immortale d'eroi, maestra al mondo di civiltà, Prodi discendenti degli antichi legionari di Roma, AVANTI!
           Per stringere finalmente, insieme ai soldati della grande Inghilterra, della Santa Russia e della Francia repubblicana, in un formidabile cerchio di ferro e di fuoco il comune nemico, obbligandolo umiliato a deporre le armi ed a chiedere la pace, che perenne dovrà regnare nel mondo, Prodi soldati della quadruplice intesa, AVANTI!

           PRIMAVERA 1916.
           
           CAMILLO PEPE
           Tenente del Genio Minatori
           degente nell'Ospedale da Campo
           per gloriosa ferita
           riportata sul Podgora il mattino
           del 6 marzo 1916.