I teramani nella Grande Guerra.
Il conflitto raccontato dalle pagine del Corriere Abruzzese
Anno 1916


I nostri soldati

           
           GIULIO MARCHETTI
           
           Ci consta che il sottotenente Giulio Marchetti è stato proposto per l'encomio solenne del Comandante il Corpo d'Armata, mentre è già stato encomiato dai suoi superiori immediati per una esplorazione ardita, fatta insieme a due altri militari, e che ha servito a dare utili notizie sui trinceramenti nemici.
           Notevole il fatto che usciva per la missione della stessa trincea dove l'11 novembre scorso usciva il fratello Alberto per finire vittima del proprio dovere!
           Al giovane carissimo le nostre vive felicitazioni e gli augurii più sentiti.
           Che Iddio Io protegga ora e sempre!
           
           GIUSEPPE CAMPANELLA
           
           Il sottotenente Giuseppe Campanella, uno dei quattro giovani figli del nostro carissimo amico avv. Francesco, è da molti mesi sotto le armi, ha preso parte a diversi combattimenti, e una volta fu ferito. Ha combattuto da valoroso nelle recenti azioni e fortunatamente è riuscito illeso.
           Ora è stato scelto per il comando di nostre truppe di Eritrea ed è partito ieri per Massaua.
           Al simpatico giovane i nostri più fervidi augurii. La fortuna lo assista sempre!
           
           FAGNANI TOMMASO
           
           Ci giunge dal fronte la seguente cartolina del nostro Pasquale Maradonna:
           Egregio sig. Direttore,
           Da un posto avanzato, mentre dalla propria feritoia spiava le mosse del nemico, una palla feriva per fortuna, non gravemente, il nostro amato compagno Fagnani Tommaso, di Atri. Noi tutti auguriamo al caro amico una sollecita e completa guarigione.
           È il primo abruzzese di questo reggimento che il piombo nemico colpisce!
           Tanti saluti ed auguri.
           PASQUALE MARADONNA, trombettiere, di Teramo.
           
           La notizia ci dispiace, e facciamo anche noi caldi voti perché il caro Tommaso Fagnani, che al fronte è uno dei più caldi amici del Corriere, possa guarire prestissimo.