I teramani nella Grande Guerra.
Il conflitto raccontato dalle pagine del Corriere Abruzzese
Anno 1916


Il saluto dei nostri soldati

           
           Dalle lontane terre d'oltremare i valorosi figli d'Abruzzo, che attendono fiduciosi il supremo momento per compiere il loro sacrosanto dovere per una più grande Italia, inviano i più cari saluti alle loro famiglie, alle spose ed agli amici tutti.
           AQUILANI GIUSEPPE, soldato, di Forcella.
           DI GIANDOMENICO ALESSANDRO, di Teramo.
           PANZIANI DOMENICO, soldato, di Forcella.
           MAZZETTI GIUSEPPE DI FRANCESCO, soldato, di Controguerra.
           BIAGIO D'ANTONIO, soldato, di Forcella.
           DANIELE DONATO, soldato di Montone.
           ALBINI ALFONSO, soldato, di Forcella.
           

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           On. direttore, le devo francamente dichiarare che tutti coloro che hanno un loro caro al fronte, o in Albania, sulle navi e nelle colonie farebbero opera veramente ottima a inviare ai proprii cari il Corriere Abruzzese.
           Se ella sapesse!
           Quando mi giunge il giornale tutti i nostri comprovinciali del Reggimento mi si avvicinano, mi circondano, tutti ansiosi di leggere il giornale per apprendere notizie dei proprii paesi. Ovunque vado sono tempestato di domande:
           — Che succede nella nostra provincia di Teramo?...
           — E nel mio?...
           Ho pensato di scrivere la presente sul Corriere per pregare tutti quelli che amano i loro cari lontani i quali stanno a combattere per la grandezza della Patria, per pregarli di prendere l'abbonamento al Corriere per i loro figli, per i padri, per i mariti!
           È questo il più grande piacere che possa farsi a chi è lontano di casa e dalle persone care!
           Nella maggior parte dei casi noi non abbiamo modo per potere spedire le cartoline vaglia quindi le famiglie nostre agevolmente ci potrebbero favorire.
           Nella mia preghiera e nel mio consiglio c'è il vivo desiderio di tanti amici comprovinciali!
           Ringrazio per la pubblicazione dei saluti inviati a Pasqua, e pel sollecito invio del giornale. Voglia scusarmi se fino ad oggi non ho potuto inviare l'abbonamento mio e quello di Stanghieri Francesco, di Teramo. Le prometto che fra giorni riceverà tutto, anche per i sottonotati militari Sardelli Berardo e Mosetti Giuseppe di Controguerra.
           Per mezzo del suo giornale intanto invio i più fervidi saluti al professore Sabatini Silvio del Settimo Alpini, (A.).
           VALERIANI FRANCESCO, soldato, di Montorio.
           

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           Ricorrono spesso sul nostro giornale nomi a me cari di amici e compagni d'altri tempi e d'altra vita. Il capitano Clerico, il tenente Pepe, il tenente Colleluori, il sergente Sabatini, Olivieri e tanti altri. Questi giovani sono già eroi e appartengono già alla storia. Io non ti so dire quanto orgoglio senta nel leggerne le gesta e nell'averne ottime notizie. Vorrei poter manifestare loro personalmente i miei più vivi sensi di ammirazione e di lode. Lo faccio a mezzo del Corriere, augurandone che questi valorosi e i tanti altri di cui non ho saputo più niente (dove sei, tenente Pietropaoli, e dov'è il Capitano Vitale, fratelli, più che amici miei?) gradiscano e contracambino il ricordo di un oscuro soldato.
           PASQUALE RITUCCI, soldato, di Città S. Angelo.
           

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           Per mio tramite il soldato Cantando Camillo invia lire tre per abbonamento sino al 31 decembre al Corriere, che qui a Tobruk si legge con infinito piacere.
           Gradisca distinti saluti
           ROMANI MARIO, eliografista.
           (N. Ringraziamo sentitamente l'ottimo sig. Romani che sta molto diffondendo il Corriere tra i suoi commilitoni a Tobruk. Saluti cordiali.)
           

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           Sono stato fino a pochi giorni or sono agli avamposti e quindi nella impossibilità di potervi mandare il prezzo d'abbonamento al Corriere. Oggi finalmente sono libero e adempio al mio dovere.
           Faccio sapere che godo ottima salute.
           Mando tanti ossequi a lei, sig. Direttore, e ai suoi collaboratori.
           Dev.mo
           PAOLINI FRANCESCO, soldato, di Controguerra.
           ( N. Ricevo e ringrazio. Saluti anche da parte nostra e molti augurii).
           

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           Vi prego di pubblicare i miei saluti alla mia cara famiglia, ai parenti, agli amici, a voi, alla vostra signora.
           Vi ricordo che nello scorso febbraio, essendo tornato in licenza, vi spedii da Atri-città l'abbonamento per il primo semestre corrente anno. Vi prego di farmi sapere se l'abbonamento vi pervenne .
           CASTAGNA ROCCO, soldato alpino, di Cellino Attanasio.
           (N. Vi contracambio i cortesi saluti e vi avverto che la vostra cartolina-vaglia giunse regolarmente).
           

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           Dall'Isonzo, ove ci troviamo a combattere per l'onore e la grandezza della cara patria, informiamo per mezzo del nostro giornale il Corriere, le nostre famiglie e i parenti e gli amici che godiamo ottima salute e che orgogliosi e fieri adempiamo al nostro dovere di italiani.
           VITAMIA FRANCESCO, soldato, di Teramo.
           FALINI GIUSEPPE, soldato, di Ripattoni.
           DINTINO ANTONIO, soldato, di Moscufo.
           PIERANTOZZI GIUSEPPE, soldato, di Rosburgo.
           CORUZZI DOMENICO, soldato, di Teramo.
           SILVERI NICOLA, soldato, di Torricella Sicura.