I teramani nella Grande Guerra.
Il conflitto raccontato dalle pagine del Corriere Abruzzese
Anno 1916


Il Reggimento d'artiglieria della città di Teramo

           
           Caro Direttore,
           Sicuro di fare cosa grata a quanti in Provincia festeggiarono la partenza del Reggimento d'artiglieria residente in Teramo, e che può dirsi composta tutta da abruzzesi, le invio un ordine del giorno del nostro valoroso Colonnello, ove si tributa il migliore omaggio ai gloriosi nostri che cadono per la santa causa!
           L'episodio, così bene raccolto dal bravo Fraccaroli e pubblicato nel Corriere della Sera del 21 c. m., trova così la migliore conferma nei tanti atti d'eroismo che giornalmente si compiono per ricacciare dalle nostre terre il non mai abbastanza odiato inventore dei più atroci supplizi. Ecco il documento:
           « Regg. Artiglieria da Campagna - Ordine del giorno 15 Luglio 1916.
           Ufficiali, sottufficiali, caporali, e soldati del Artiglieria. Il Reggimento ha fatto una grave perdita: il Sottotenente Vincenzo Alessandri, trascinato dal suo coraggio e da la sua arditezza, cadeva dinanzi ai reticolati colpito dal piombo nemico. Lasciava anche lui la vita pel raggiungimento del nostro ideale. Il suo sacrificio sia gloria a lui, a noi nobile incitamento nel proseguire l'opera nostra.
           E di esempio vi sia il caporale Parasacco Finisio della ... Batteria: al seguito del Tenente, con nobile slancio, incurante del pericolo, accorreva presso il suo superiore ferito, cadendo ferito, due volte, lui pure.
           A loro è dovuta la ricompensa dei forti.
           Tributo un encomio da iscriversi sulle note del Sottotenente Lampiusi Sig. Nicolò che, per ricercare il corpo di un Ufficiale suo compagno d'armi, si spingeva alla prima linea dove il pericolo era maggiore, si che ne aveva il vestito passato da una fucilata.
           L'aiutante Magg.re
           Ten. G. Patitoli
           
           Il Colonnello
           Garnier»
           
           Colgo l'occasione per inviare dal suo giornale i più affettuosi saluti a tutti gli amici e parenti.
           POMPEI GIUSEPPE, sergente maggiore, di Torricella.