I teramani nella Grande Guerra.
Il conflitto raccontato dalle pagine del Corriere Abruzzese
Anno 1916


I nostri valorosi soldati si ricordano ai parenti ed agli amici

           
           Ho ricevuto il suo pregiato giornale. Grazie a lei, sig. Direttore e a tutta la redazione del simpatico Corriere. Mi sono pervenuti tutti gli arretrati, che, per la mia partenza da … non avevo letti.
           Prego di pubblicare i miei saluti alla cara mia famiglia, a tutta la cittadinanza pennese, e ai cari compagni lasciati in … con i quali per tre lunghi anni sono vissuto in dolce amicizia.
           DI PIETRO GIUSEPPE, sol. di Penne.
           

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           Noi romani inviamo un gentile saluto, augurando felicità nell'avvenire, a tutte le famiglie abruzzesi e alle simpatiche ragazze di Penne.
           SANTINI GUALTIERI
           ROSSI ERMENEGILDO
           ESPOSITO AURELIO, tutti soldati, di Roma.
           

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           Sto benissimo e mando i più affettuosi saluti ai miei parenti, agli amici.
           Ossequi a lei, sig. Direttore, con preghiera di mutare la fascetta (R. Grazie. Ho dato ordine perché l'indirizzo venga modificato. Vorrei che ciascun soldato fosse sollecito, per ricevere regolarmente il giornale, di far conoscere i mutamenti da apportare alla propria fascetta.)
           DI FILIPPO TOMMASO, soldato, di Teramo.
           

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           Saluti ed augurii! (R. Saluti ed augurii anche da parte nostra al bravo caporale!)
           FORCINA LUIGI, caporale, di Frondarola.
           

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           Dall'altipiano di Asiago mando i più cari saluti alla mia famiglia, ai parenti, agli amici.
           Non so perché non mi giunge regolarmente il giornale a cui divenni abbonato per mezzo del mio amico Nicolini Giovanni. (R. Noi facciamo regolare spedizione e l'indirizzo stampato nella fascetta è identico a quello che voi segnate nella cartolina odierna. Dipende della Posta da campo la più o meno esatta distribuzione.)
           BONADUCE ERCOLE, sold. di Montorio al Vomano.
           

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           Cari ed affettuosi saluti al Direttore, ai redattori, agli operai del nostro Corriere!
           (R. Al valoroso proto della nostra officina tipografica, all'operaio laboriosissimo, al nostro amico vivi augurii e saluti!)
           CIALONI BERARDO, sold. di Teramo.
           

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           Per 3 volte sole mi è giunto il gradito suo Corriere che leggo con molto piacere. Non so perché ora non più mi pervenga. (R. Il giornale le viene spedito sempre regolarmente e non dipende da noi la mancata distribuzione). Sono ancora in prima linea. Appena potrò spedirò il prezzo d'abbonamento.
           Con stima
           INILEGNA GIUSEPPE, sergente, di Civitella.
           

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           I più distinti saluti.
           RAMONI VINCENZO, sold. di Teramo.
           

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           Mando la presente per abbonamento, a tutto Dicembre 1916, con preghiera di prendere nota del nuovo indirizzo.
           SBRACCIA GIUSTINO, sottotenente.
           

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           Da due mesi mi trovo in Albania. Non mi posso lamentare. La salute è buona.
           Da un mese sono scritturale al comando del Battaglione.
           Tanti saluti a Berardo Cialoni (R. È soldato anche lui.) e tanti rispetti a suo cognato sig. tenente Paolo Guanciali.
           VERCESI PIETRO, soldato.
           

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           Con questa cartolina vengo a dare notizie di mia buona salute. Io vi prego, sig. Direttore,di inviarmi il vostro giornale che tanto desidero. Mi fate la cortesia di spedirmelo subito. Saluti. Una stretta di mano.
           D'ANTONIO GENNARO, soldato.
           

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           Rispettosi ossequi. Sto bene. (R. Tanti augurii).
           ROSA G. maresciallo, di Teramo.
           

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           Invio l'importo dell'abbonamento 2.° semestre 1916 per me e pel caporale Crognale. Stiamo bene. I più caldi saluti da Tripoli.
           RICCI FILIPPO, soldato, di Corropoli.
           

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           Noi soldati del … fanteria, che pugniamo per ricacciare l'odiato nemico dalle nostre terre ancora irredenti, inviamo, da queste contese balze del Trentino, i nostri affettuosi saluti alle famiglie e agli amici, assicurandoli dell'ottimo stato della nostra salute.
           MORELLI ZOPITO, soldato, di Loreto Aprutino.
           BORDELLETTI DOMENICO, soldato, di Basciano.
           D.S. Il mio amico Bordelletti desidera abbonarsi al vostro diffuso Corriere, vi farà tenere l'abbonamento appena andremo a riposo.
           Si raccomanda di cominciare subito l'invio del simpatico giornale.
           

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           Saluti cordiali a voi e agli amici. (R. Contracambio affettuosamente i saluti!)
           MASSIGNANI avv. VINCENZO, allievo ufficiale, di Teramo.
           

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           Noi sottoscritti da Tripoli, che ci ospita da oltre 20 mesi, inviamo ai nostri compaesani e amici, che si trovano al fronte o in Albania o nelle Colonie, e alle nostre adorate famiglie i più affettuosi saluti, i più felici augurii, assicurando che la nostra salute è perfetta!
           DI CARLO FRANCESCO, soldato, di Cappelle sul Tavo.
           DATI MARIO, soldato, di Montesilvano.
           

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           Fra pochi giorni sarò a Teramo e avrò il piacere di venirvi a salutare, signor Direttore. Pagherò il prezzo dell'abbonamento al vostro Corriere che qui mi è di tanto conforto e godimento.
           Saluti a tutta la redazione del Giornale. A voi tanti augurii. (R. Contracambio i saluti. Siate presto il benvenuto!)
           FRANCIONI CESINO, sol. di cavalleria, di Teramo.
           

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           Il sottoscritto desidera abbonarsi al Corriere per un semestre. Appena ricevuto il primo numero manderà l'importo. Con distinta stima riverisce.
           TRIVELLONE ANTONIO. cap. maggiore.
           

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           Da questo fronte di Monte Sei Busi noi dragoni del … appiedati, figli d'Abruzzo, mandiamo i più cari saluti alle amate nostre famiglie ed ai dolci amici. Un saluto particolare al Direttore del Corriere.
           POMPETTI GUGLIELMO, soldato, di Teramo;
           MAZZARELLA FERDINANDO, soldato, di Teramo.
           DAMIANI FRANCESCO, soldato, di Forcella;
           DI PANCRAZIO SERAFINO, soldato, di Giulianova.
           DELLI NAVELLI ANTONIO, soldato, di Pianella;
           FINAVERA QUINTINO, soldato, di Campli;
           DI LORETO GRANINO, soldato di Moscufo;
           CAPRARA LODOVICO, soldato di Atri;
           DI BATTISTA VINCENZO, soldato, di Teramo;
           DI LUCA GAETANO, soldato, di Bellante;
           DE LELLIS ARTURO, caporal magg., di Loreto Apr.
           

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           La preghiamo, sig. Direttore, di far noto, a mezzo del suo diffuso giornale, che noi godiamo ottima salute e mandiamo, da questo glorioso trentino dove si combatte per la grandezza della nostra cara Patria e dove si compiono i destini d'Italia, i nostri più cari saluti alle nostre famiglie, ai parenti, alle fidanzate, agli amici. .
           CIOSCHI LUIGI, soldato, di Teramo;
           DI FABRITIIS GUIDO, soldato, di Teramo;
           DI PIETRO GAETANO, soldato, di Teramo.
           

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           Riconoscente per la puntualità con la quale mi perviene in Valona il buon Corriere, ti ringrazio e ti saluto cordialmente. (R. Saluti cari e caldi augurii!)
           DE MARCO ALFREDO, tenente, di Teramo.
           

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           Dalle più alte cime, dove l'occhio vede la libertà futura, mando un caro saluto ai miei parenti e agli amici.
           MARINELLI GENNARO, cavalleggero.
           

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           Ieri maestri ne le scuole, oggi bombardieri su le Alpi, sempre memori inviamo il nostro affettuoso saluto ai parenti, agli amici, al nostro Abruzzo, così bello, così caro, e sì lontano.
           DE FEDERICIS LUIGI, soldato.
           CIANCIONI ARTURO, id.
           

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           Pregasi la S. V. Ill.ma. di voler pubblicare i seguenti saluti alle nostre famiglie ed agli amici.
           Dalla trincea di prima linea, sotto il continuo pericolo del tiro di fucileria e di mitragliatrici, di cannoni di piccolo e di grosso calibro, il nostro cuore è sempre tranquillo, e noi non mancheremo di seguire il nostro destino sempre per la grandezza e per la nostra bella Patria.
           Il nostro pugno supererà qualsiasi ostacolo!
           Saluti a lei, sig. Direttore, e ai giovani della stamperia. (R. Contracambio i saluti, anche a nome degli operai del Corriere.)
           PICCIRILLI NICOLA, soldato di Atri;
           CANTORESI BIAGIO, soldato, di Teramo.
           

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           Prego comprendermi fra gli abbonati del suo giornale per mesi tre. Unisco alla presente il prezzo d'abbonamento. (R. Abbiamo ricevuto e ringraziamo.)
           Saluti cordialissimi.
           CINGOLI ALFONSO, caporale, di Teramo.
           

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           Pregoti mutare l'indirizzo del tuo giornale. Cordialmente saluto te e gli amici, stringendoti forte la mano. (R. Grazie. Mille augurii e mille baci.)
           Dott. LUCIDI LUIGI, sottotenente medico, di Teramo.
           

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           Da queste colline verdeggianti del Carso le giunga i più distinti ossequi. (R. Grazie. Augurii!)
           Saluti a mamma, a papà, alla mia sorella e a tutte le belle ragazze di Teramo.
           RAMONI VINCENZO, soldato, di Teramo.
           

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           Ricevo regolarmente il suo pregiato giornale. A giorni vado a riposo, e così potrò inviarle la quota del mio abbonamento semestrale. Mando saluti a lei, ai miei genitori, alla fidanzata ed agli amici tutti.
           STANCHIERI FRANCESCO, soldato, di Teramo.
           

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           Noi Teramani, del Genio … dopo 14 mesi di fronte, godiamo buonissima salute, e inviamo i più affettuosi omaggio alle nostre care famiglie, ai parenti ed agli amici, a Lei.
           VITAMIA FRANCESCO,
           DI GIACOMO CLETO,
           CORUZZI DOMENICO,
           PIO ORAZIO.
           

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           Dalle terre libiche, invio per mezzo del “Corriere” i miei affettuosi saluti al mio caro fratello Giovanni Ricci e all'amico Sordini Cosmo, di Colonnella, i quali combattono eroicamente nelle più alte vette del Trentino, affrontando impavidi la morte, per la grandezza della Patria!
           Quanto prima invierò l'importo del 2. semestre dell'abbonamento.
           Saluti a lei e alla mia cara Madre! (R. Augurii a voi e alla vostra mamma a cui volete tanto bene!)
           RICCI FILIPPO, caporal maggiore, di Corropoli.
           

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           Dall'alto Isonzo, riuniti dal destino sulle pendici di una montagna redenta consumando allegramente una cena improvvisata sui sassi e vuotando del buon “Chianti” col brindare alla grandezza della Madre Patria, sempre pronti ai più duri cimenti, i seguenti figli della diletta Teramo inviano i più caldi ed affettuosi saluti alle care famiglie coll'assicurarle dell'ottima salute.
           MARTEGIANI LUCIANO
           PROFETA ROBERTO
           TRITAPEPE GUIDO
           BOSI UMBERTO
           DI PAOLO ROMOLO
           PALLOTTA GUIDO
           D'ANGELO ROBERTO.
           

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           Ho letto nel giornale, egregio direttore, il caro saluto che mi inviava il carissimo Francesco Nicodemi. La prego, a mia volta, di indicarmi il di lui indirizzo, onde scrivergli direttamente mie notizie. (R. Genio III, -XIV. Comp. VIII Corpo d'Armata.)
           Ringraziamenti, scuse e saluti.
           SCARSELLI PIETRO, soldato, di Teramo.
           

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           Non so spiegarmi perché non mi arriva regolarmente il suo pregiato Corriere. Durante questo mese ho ricevuto quello del dodici e quello del ventitré. (R. Sono dolentissimo nel vedere che il giornale non vi giunge regolarmente. Non ho proprio che fare! Noi spediamo scrupolosamente, e l'indirizzo è preciso. Vi mando copia di tutti i numeri arretrati da voi non ricevuti.)
           Per mezzo della mia carissima moglie ho appreso che la medesima le ha soddisfatto l'abbonamento fino al trentuno dicembre, non essendo stato possibile fare ciò io, essendo stato quasi sempre in luoghi deserti e in prima linea. In mezzo a tanti gravi pericoli trascorsi godo ancora ottima salute. Così fosse per l'avvenire!!! (R. Augurii!) Saluti affettuosissimi e cordiali per i miei cari, per il Signor Sindaco, per la benemerita Amministrazione Comunale, per gl'impiegati del Municipio, per gli amici e conoscenti.
           La ossequio cordialmente.
           DI PIETRO FIORE, caporale, di Teramo.
           

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           Mi scrisse pochi giorni or sono il sig. Nicola Zaffiri di Cappelle, zio del mio amico e compagno Zaffiri Marino. Il sig. Nicola mi chiedeva le più ampie notizie intorno al modo con cui fu preso prigioniero il nipote Marino, e per avere risposta sollecita mi accludeva un francobollo nella lettera.
           Non mi è stato possibile di rispondergli fino ad oggi, per lettera, perché da più che un mese mi trovo sulla quota 85 privo di carta, di buste e d'inchiostro.
           Ho letto sul vostro giornale che anche per via ufficiale, si è venuto a sapere quanto io vi avevo scritto.
           Vi prego di far sapere che non mancherò di scrivere al sig. Nicola Zaffiri ciò che egli vuol sapere, non appena mi sarà dato di tornare in riposo. Ed allora sarà mia premura di rimettervi il prezzo d'abbonamento al Corriere.
           Tanti saluti ai miei cari.
           ROMEO FILIPPINI, soldato, di Atri.
           

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           Saluti alla famiglia, ai parenti, alla fidanzata, agli amici, assicurando tutti dell'ottimo stato di mia salute.
           VILLANOVA ROBERTO, caporale degli alpini.
           

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           Se il giornale non mi giunge più la colpa è mia. Non so se, terminato il primo semestre, non l'ha più spedito, certo io non l'ho più ricevuto, perché avendo sofferto una malattia sono stato mandato all'ospedale e ne ho cambiato parecchi. (R. Il giornale vi è stato sempre inviato al vecchio indirizzo. Se volta per volta ci aveste comunicati i mutamenti, il Corriere vi avrebbe sempre raggiunto.)
           La prego di mandarmi qui, in Val di Cadore, il giornale e immediatamente farò seguire cartolina vaglia. La prego anche di mandare il giornale tutte le volte alla mia famiglia in Cerqueto. (R. Col passato numero avvenne il primo invio.)
           Mando i più affettuosi saluti a tutti i membri della mia famiglia. Dopo la mia malattia (reumatismi e febbri gastriche) sono tornato in piena salute.
           Saluti anche a lei e a quanti lavorano intorno al caro Corriere. (R. Grazie.)
           DI CESARE VITTORINO, soldato, di Cerqueto.
           

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           Le rimetto dagli altipiani l'importo dell'abbonamento annuo al suo gradito giornale. Non ho potuto spedire prima il vaglia perché sono stato sempre in prima linea, ove mi trovo tuttora , orgoglioso di appartenere ad una valorosa brigata, che cooperò efficacemente ad opporre una muraglia di acciaio all'impetuosa feroce offensiva nemica, incalzandone poi la ritirata.
           Colgo l'occasione per porgere cordiali saluti a Lei e a quanti ricordo con un senso di nostalgia. (R. Grazie della sua gentilezza. Si abbia anche lei i saluti affettuosissimi.)
           CINGOLA' GUERINO, cappellano, di Colonnella.
           

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           Saluti affettuosissimi.
           MAZZA ORAZIO. Tenente, di Torricella Sicura.
           

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           Ho pregato mio padre perché venga a versare il prezzo d'abbonamento al suo giornale. Gradisca, sig. Direttore, i miei più sinceri saluti ed augurii. (R. Grazie. Contracambio di cuore!)
           DE FABRITIIS GUIDO, soldato, di Teramo.
           

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           Pregola, sig. Direttore, di voler cambiare il mio indirizzo, come a tergo. Appena avrò occasione le invierò quota per l'associazione del secondo semestre. Mando Saluti ad amici e parenti!
           Saluti ed ossequi. (R. Grazie. Auguri.)
           AQUILANI FRANCESCO, soldato.
           

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           Vi vorrei pregare, egregio Direttore, di farmi sapere quale è il mio dovere verso l'amministrazione del Corriere. (R. Dovete lire 2 per l'abbonamento del passato, le lire 3 pel primo semestre anno 1915, oltre lire 3 per il secondo semestre, che finisce il 31 dicembre.) Desidero spedirvi la moneta.
           Non altro ho da dirvi. Salutovi caramente e vi prego di credermi aff.mo
           RAPINI LUIGI. Soldato.
           

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           Vorrà essere tanto gentile, sig. Direttore di comunicare, per mezzo del suo pregiato giornale, i saluti alle nostre famiglie, alle fidanzate, agli amici dei sottonotati soldati abruzzesi.
           STANCHIERI FRANCESCO,
           MASCITTI ROCCO,
           AQUILANI GIUSEPPE,
           D'ANTONIO BIAGIO,
           PONZIANI DOMENICO, tutti della prov. di Teramo.
           

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           Saluti speciali ed ossequi a Lei.
           STANCHIERI FRANCESCO, soldato di Teramo.
           
           
           Parecchie centinaia di soldati sono in mora nel pagamento dell'associazione.
           Raccomandiamo a tutti di provvedere, direttamente o a mezzo delle proprie famiglie a mettersi in regola, chè il giornale ha le sue necessità.