I teramani nella Grande Guerra.
Il conflitto raccontato dalle pagine del Corriere Abruzzese
Anno 1916


Quelli che non muoiono. Enrico Zecca

           
           Il 10 corrente, colpito da piombo austriaco, cadde per la patria il diciannovenne ENRICO ZECCA, di Chieti, iscritto al 3. anno della Facoltà di Giurisprudenza in Roma.
           Era giovane di forte ingegno, studiosissimo ed aveva indole così buona ch'egli formava l'orgoglio dell'esteso parentado.
           Ardimentoso e pieno di fede, chiamato l'anno scorso alle armi per anticipazione di leva, frequentò la Scuola Militare di Modena. Ne uscì dopo pochi mesi Sottotenente del … Bersaglieri - ciclisti e fu mandato subito in zona di guerra.
           Ferito in un primo attacco, passò pochi giorni in famiglia, e, come tornò al fronte, si segnalò in un servizio importantissimo e meritò di essere proposto per una medaglia al valore. Purtroppo era scritto che egli non avrebbe avuta la fortuna di partecipare alla vittoria finale.
           La notizia della sua perdita, telegrafata al Sindaco di Chieti, fu con ogni riguardo comunicata ai genitori Cav. Avv. Luigi Zecca e Vittoria Bensa, germani Regina, Aminta, Ofelia, Aldo e Maria, e ai parenti tutti.
           La cittadinanza chietina ne è rimasta vivamente costernata.
           Il Tenente Medico del Bersaglieri, D. Leonardo Grossi, fra l'altro, il 16 corr., scrisse al Cav. Luigi Zecca quanto appresso:
           «Del povero nostro collega e fratello io vorrei dirle tutto l'eroismo, la calma, la serenità con cui sempre affronta il pericolo. Egli, anche prima dell'azione che lo rubò sì crudelmente all'affetto nostro, era circondato dall'ammirazione di tutti.
           Il signor Maggiore ebbe ad esprimervi spessissimo tutta la sua fiducia, la stima per suo figlio. Dopo l'azione di Monte C...... in cui il povero nostro collega si era spinto valorosamente fino alla terza linea di reticolati nemici, il signor Maggiore lo aveva proposto per la medaglia al valore. In questa ultima azione, che segnò per il … Ciclisti una data memorabile, il povero figlio suo si lanciò con i suoi bersaglieri con irruenza tale che, sconfitti ed inseguiti i nemici, fu colpito a morte molto distante dall'antica prima linea nostra. Egli pagò con la vita la vittoria della sua compagnia. I bersaglieri suoi ne parlano continuamente con ammirazione. Riuscimmo a raccogliere la salma. Io ottenni dal Comandante della Divisione il permesso di farla trasportare a basso. Ne feci mettere il cadavere in cassa, e fu sepolto nei pressi della Via nazionale... L'eroico Suo Enrico è rimpianto da noi tutti come si rimpiange un valorosissimo Ufficiale che mai conobbe indugio ed esitazione nel-l'affrontare il nemico.»
           Per la perdita di questo caro giovane, che è nipote del nostro amatissimo prof. cav. uff. Francesco Consalvo, prendono un nuovo lutto, giacché dura ancora quello per il non mai abbastanza rimpianto Avv. Vincenzo Zecca, le famiglie Zecca, de Lollis, Consalvo, de Caro, Battistone, Sacchetti, de Divitiis e Bensa!... A tutte le nostre più vive condoglianze, specie alla famiglia Zecca.
           Luigi Zecca, Consigliere di Prefettura da pochi anni a riposo, fu un tempo segretario nella Prefettura di Teramo e ha lasciato in questo capoluogo e nella provincia fama di funzionario dotto e giusto.