Anno per anno, i più importanti articoli di guerra pubblicati sul Corriere Abruzzese, insieme alla raccolta completa delle rubriche dedicate ai soldati, dalla corrispondenza (Il saluto dei nostri soldati) ai profili dei militari decorati e deceduti in battaglia (Quelli che non muoiono, I prodi, I nostri eroi, ecc.)

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Indice

La guerra raccontata dalle pagine del Corriere
Lettere dal fronte
Articoli ed episodi di guerra
Elenco degli articoli pubblicati sul Corriere Abruzzese
Elenco alfabetico dei militari che hanno scritto dal fronte
Indice dei personaggi

     Con l'ingresso dell'Italia nel primo conflitto mondiale i direttori dei periodici teramani affidarono al Corriere Abruzzese la pubblicazione di un Bollettino della Guerra, il cui primo numero uscì il 30 maggio 1915, con l'intento di «esaudire un voto non solo del Comitato per l'organizzazione Civile, ma della cittadinanza, desiderosa di essere tenuta sollecitamente informata dalle notizie di guerra». Il Bollettivo era pubblicato con due edizioni giornaliere, alle ore 13 e alle ore 19, e presentava notizie — fornite dall'agenzia Stefani — con notevole anticipo sui quotidiani, fino a 18 ore prima.
     Inoltre il Corriere si fece promotore di un abbonamento eccezionale per i soldati, i quali potevano ricevere il periodico due volte la settimana (ai privati non era consentito l'invio dei giornali); l'iniziativa ebbe grande successo e presto iniziarono ad essere pubblicate le numerosissime lettere che giungevano dal fronte, ed alle quali le pagine del periodico dedicò largo spazio (soprattutto nei primi due anni del conflitto) nella rubrica "Il saluto dei nostri soldati".

     Fondato a Teramo nel 1875 da un gruppo di esponenti della Sinistra storica, il Corriere Abruzzese fu diretto per più di 25 anni da Francesco Taffiorelli. Alla morte di questi, nel 1901, ne divenne direttore Tommaso Bruno Stoppa, che guidò il giornale per circa un trentennio, fino al 1928, anno della soppressione da parte delle autorità fasciste.



contributo pubblicato nell'agosto 2013

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