[Elenco dei Nomi]

De Matteis Achille
insegnante, L'Aquila (11-12-1886).

Aquila 6 dicembre 1886. La mattina del giorno 3 dicembre moriva in Aquila il prof. Achille de Matteis nostro comprovinciale. Il giorno 4, alle ore 11 ant. gli furono rese onoranze funebri solenni per il concorso di rappresentanti di ogni ordine di studi. Nella piazza Castello, su la salma del valentuomo pronunziarono discorsi il prof. universitario Donato de Caris, il prof. G. Giuliani e l'avv. Luigi Zecca. Mi piacque assai sentire la parola fervida del primo oratore degli Abruzzi illustrare la memoria di una delle menti più equilibrate; e vedere riconfermata nella religione delle tombe la concordia e la simpatia secolare di queste due provincie, che congiurarono insieme per la libertà, e che ora insieme lavorano per l'intrinseca unità d'Italia. Il prof. Achille de Matteis dal 1883 si andava logorando; sentitosi presso alla fine, si volle ritirare in questa città ospitale, che fu il campo delle sue battaglie. Vi lavorò con tutto il fervore giovanile per l'allargamento dell'Istituto tecnico e del Liceo Cotugno; egli fu l'educatore di una generazione, e il nome suo è diffuso in tutta la provincia come quello d'una grande autorità nelle scienze positive. Si potrebbe ripetere di lui quello che G. Bovio disse di Antonio Tari: "Achille de Matteis il cattedratico". Pareva ch'egli stesse sempre su la cattedra, nella scuola e fuori aveva l'atteggiamento, il linguaggio del professore; nei costumi, negli abiti morali, in tutta la vita una esattezza quasi matematica. Entro questo Liceo spirava, quando il de Matteis vi era professore e Preside, una cert'aria di severità, di austerità, vi si sentiva un influsso continuo d'una legge inflessibile, che era la volontà stessa del professore. Quello poi che di più peculiare scorgevan tutti

(segue...)