[Elenco dei Nomi]

(...segue) Mezzoprete-Gomez Emidio
patriota, prefetto, Castellamare A. (3-7-1889)

[Inizio Voce]


l fatto d'arme compiuto da Garibaldi nell'isola iniziatrice tocca all'epopea, č la consumazione del desiderio de' secoli italici, č la idea rivoluzionaria del tempo, č la lenta cospirazione degli anni, č il gran lavoro nazionale sciolto in quella isola fortunata, fortezza naturale fra Europa, Africa ed Asia Minore, chiave del Mediterraneo ed Adriatico. Io ti saluto, isola altrice di nobili destini, sacra al sole, ove spigņ il grano non seminato, e senza studio di aratro, dove si coronano il voto di Dante, i sospiri di Petrarca e le meditazioni di Macchiavelli, l'ira nazionale di Ariosto, le aspirazioni delle lettere italiche, il pensiero degli Svevi, degli Scaligeri, di Gian Galeazzo Visconti, di re Ladislao, de' principi Sabaudi, ove si coronano infine le aspirazioni di tutti i liberali, le fatiche guerresche di Garibaldi, e l'unitą della patria nostra: io ti saluto riverente, isola avventurosa. - Mentre Garibaldi trionfante dalla Sicilia entra nella Cittą di Vico con la camica rossa ed il fazzoletto, svolazzante al collo, il comm. Mezzoprete, gią segretario generale del governo provvisorio in Teramo, prepara e raccoglie il plebiscito del nostro Abruzzo. Da quest'epoca comincia la carriera brillante di questo liberale galantuomo: consigliere delegato ad Aquila, Foggia, Cuneo, Alessandria, sottoprefetto a Castellamare di Stabia, ad Urbino, prefetto a Sassari, Reggio Calabria e Grosseto, rifulge da per tutto per la sua coltura, pel suo carattere, pel suo patriottismo, e lascia dovunque vivo desiderio di sč. Ma il fato inesorabile lo insegue alle spalle con occhio torvo! Lo splendido cammino di questo patriota illustre si arresta verso il 1875, quando immani sciagure domestiche, quali la morte del genitore, e di tutti i figli lo ritrassero dalla vita pubblica e

(segue...)