[Elenco dei Nomi]

(...segue) Tinelli Luigi
preside, patriota, Teramo (5-7-1890).

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età e della condizione del Tinelli sarebbero stati mostrati a dito, se fossero rimasti a casa nei giorni del pericolo. Il Tinelli nel 1866 aveva 25 anni, e fece la campagna del Tirolo. Garibaldi ebbe a conoscerlo ben presto. Di quei fatti memorabili, dove il valore sfortunato degl'italiani ebbe a mostrarsi, il Tinelli scrisse un diario di cui i parenti dovrebbero ordinare la pubblicazione. Egli faceva parte di quelle schiere, che ebbero l'ordine di "coprire l'eroica Brescia" come esprimevasi il generale Lamarmora con un dispaccio a Garibaldi. Ma il punto più brillante della sua vita militare, che tutti gli oratori hanno celebrato sul feretro - è il combattimento di Villa Glori. Egli fu tra i pochissimi che rimasero illesi, e tra i messaggieri della triste nuova. La signora Mario scrisse di Villa Glori nella sua vita di Garibaldi, e scrisse una inesattezza, di cui si risentì il Tinelli con una lettera pubblicata nel Bersagliere del 27 settembre 1882. Ne stralciamo una parte che potrà piacere a quanti vivono di quelle patriottiche memorie. Il Tinelli scrisse: "Leggo a pag. 115 del secondo volume della Vita di Garibaldi narrata da W. Mario le seguenti parole: 'io varcai la frontiera il 22 ottobre (1867) con Garibaldi, e la mattina del 21 egli passò in rassegna le truppe di Mosto e Frigesy, e già avea date istruzioni per la marcia su Monte Rotondo, quando venne il fatale annuncio che i due fratelli Cairoli erano periti sotto le mura di Roma. Tremaron le labbra al Generale, e con faccia severa domandò ai messaggieri compagni dei caduti: - E voi come siete sopravissuti? A cui, aggiunse unico commento: - Li vendicheremo e presto'. La signora Jessie W. Mario, narrando così, è caduta, per una naturale allucinazione della sua fantasia, in una grave inesattezza, che importa meno

(segue...)