[Elenco dei Nomi]

(...segue) Galante Diodato
sacerdote, insegnante, Civitella Casanova (9-5-1891).

[Inizio Voce]


cittadine, alle quali il suo animo era informato, seppe lasciar valutare nella sua persona la dignità di Abate. Con vero religioso scrupolo ne adempì tutti gli obblighi inerenti e gli altri, che agli ottimi pastori s'impongono; non per debito di rituale ma per sentimento di evangelica carità. Le gioie e le sventure dei suoi filiani furono gioie e sventure sue, ed ei non si lasciò mai né chiamare né aspettare, dovunque potesse far bene di consiglio, di conforto e di materiale aiuto. Verso i poveri fu fonte perenne di sollievo, arrivando egli sino a tenersi in casa a proprie spese degl'inabili al lavoro. - Pei derelitti ed orfani fu padre amoroso; giunse sino al punto di sostenere liti dispendiose per vedere in salvo le sostanze manomesse degli orfani - Alle rendite del beneficio parrocchiale univa i guadagni suoi ed anche gli utili di sua privata fortuna e tutto investiva in beneficienza, al lustro della sua Chiesa, al miglioramento del patrimonio parrocchiale. Basti dire che oltre la metà delle case badiali ha rimesso a nuovo riducendole a convenienza e decenza; basti dire che sulle terre badiali fece miglioramenti di piantagioni e vigneti che di certo non praticò sopra i poderi particolari. E così per lui durante dieci anni i beni parrocchiali furono rivivificati - tanto che sopra di loro non rivedesi più lo squallore della consueta manomorta. Giustamente quindi questa cittadinanza, che tanto da lui ancor si aspettava, è sotto la più penosa impressione, per la perdita avutane così immaturamente. (V. Felzani)