[Elenco dei Nomi]

(...segue) De Bartolomei Gaetano
ingegnere, Giulianova (18-5-1892).

[Inizio Voce]


all'impulso immediato del cuore, poiché gli uomini diventano rari, e quelli che, fiduciosi e integri, consacrarono la vita intera a beneficio d'un paese, hanno diritto all'omaggio d'ogni classe, hanno diritto alla vita immortale del ricordo. Chi fosse Gaetano de Bartolomei più d'uno ha detto sul suo tumulo, ed alla parola si è mista la lacrima del sentimento: io che fanciullo, l'ho conosciuto; io che della sua esperienza mi son giovato, che della sua franca amicizia, della sua stima sono andato superbo, io piango ora sulla sua tomba e invito quelli che come me gli furon compagni a sparger fiori, fiori, fiori su la benedetta pietra che lo ricopre. Ogni elogio, ogni attestato cittadino è poco per un uomo simile, per lui non v'ha che il silenzio, ma quel silenzio che ha sempre lacrime ignorate, che ha sempre benedizioni, che ha sempre ricordi. E questo silenzio non mancherà sul tumulo del povero amico; ma esso sarà più eloquente di qualsiasi orazione, esso sarà più altisonante delle trombe di guerra, esso sarà più eterno del bronzo, poiché vivrà nel cuore e nella tradizione del popolo. Giulianova 17 maggio 1892. (Francesco Contaldi) - I FUNERALI - Giulianova 17 Maggio - Un mesto ed imponentissimo corteo accompagnava questa mattina all'ultima dimora il non mai abbastanza compianto Ing. Gaetano De Bartolomei. L'intera cittadinanza vi prese parte. I negozi, durante la mattina, rimasero chiusi con la scritta sulle porte "Lutto cittadino". Moltissime e belle le corone posate sulla bara. Splendide quelle della Società Operaia e del Municipio. Degnamente parlarono delle virtù del caro estinto il Sindaco, il sig. Serafino Trifoni, il sig. Raffaele Del Nunzio e il sig. Gaetano Ciafardoni. E' così che Giullianova ha reso l'ultimo tributo di affetto ad un suo benemerito quanto modesto concittadino, il quale con la sua dipartita dirada sempre più la schiera dei nostri uomini migliori, che, disgraziatamente, non vediamo rinnovati! (Giacinto Cavalli)