[Elenco dei Nomi]

Mancini Enrico
ragioniere, Teramo (19-8-1896).

Una tomba innanzi tempo si è schiusa per raccogliere i resti mortali di Enrico Rag. Mancini, rapito all'affetto dei genitori, dei fratelli e degli amici il 15 andante alle ore 4 dopo non breve e penosa malattia. Il povero Enrico aveva appena compiuto i 24 anni, e la morte lo ha colpito proprio quando egli avrebbe dovuto cogliere la palma riserbata ai suoi studi, al suo ingegno. Egli era simpatico, un'aria di mestizia soave gli infiorava il volto; i suoi occhi ben esprimevano l'acutezza del suo ingegno e la nobiltà del suo sentire, ma ahimé, questi splendidi doni a nulla son valsi per soffocare l'inesorabile fato, il quale sottoponendo il Mancini alle più dure sofferenze fin da fresca età ha voluto ora ad ogni costo rapirlo all'affetto di tutti. Enrico Mancini studiò nell'Istituto Tecnico di Teramo nel quale conseguì il diploma di ragioniere con cole, indi passò a studiare a Venezia in quella scuola superiore di commercio ove si distinse nei due anni di studio fattivi, tanto da riportare i migliori punti in tutte le materie, specie nelle lingue che egli apprese con molta facilità perché dotato di memoria veramente eccezionale. Ciò gli valse l'ammirazione dei professori, dei compagni di scuola e dei conoscenti. Il trasporto funebre ebbe luogo il 16 andante alle ore 10, al quale presero parte i parenti e gli amici dell'estinto, una rappresentanza della Camera di Commercio, la Società dei muratori, molti cittadini oltre a tutti i coloni. Parecchie corone mortuarie precedevano il feretro: bellissime eran quelle della famiglia e dei parenti Palma, Pirocchi e Pompetti. Altre furono offerte dalle famiglie Cameli, Pallotta, Achilli, Galante e dai coloni. Possa, oh Enrico, il tenue e doveroso tributo che ti è stato reso, lenire in parte

(segue...)