[Elenco dei Nomi]

(...segue) Mariani Cesare
pittore (27-2-1901)

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per esservisi trattenuto oltre due anni a dipingere la Chiesa delle Grazie, la morte di lui ha destato profondo rimpianto. Il Corriere invia al figlio Luciano e famiglia le sue condoglianze. L'egregio e giovine scultore nostro comprovinciale, Ermanno Natali, che studia a Roma, ha tratto la maschera dell'estinto. (6-3-1901) Critica d'Arte. Cesare Mariani (*) — Sparisce con Cesare Mariani l'ultimo dei rappresentanti d'un genere d'arte sorto tra i più grandi entusiasmi cinquanta anni or sono, e subito battezzato come un rinnovamento dell'arte italiana, come una continuazione delle gloriose tradizioni della pittura a buon fresco, uno dei vanti e delle glorie più pure del nostro Rinascimento quattrocentesco e cinquecentesco. Chi sa ripetere le laudi, gli entusiasmi del tempo in cui il Gagliardi scovrì i suoi affreschi a S. Giacomo degli Schiavoni, ai quali seguirono subito dopo le Logge Vaticane dei Consoni, e lo splendido cielo di quadri storici a S. Lorenzo fuori le mura del Fracassini e del Grandi, e continuato più tardi dallo stesso Mariani, dopo l'immatura morte del grande pittore dei Martiri gorgoniensi? Ma purtroppo lo splendore di quel periodo si arrestò sul bel principio, e di questa scuola che si era proposto di ripristinare il gusto del popolo, e ridare alle nostre chiese quasi tutte imbarocchite o imbiancate la compostezza e l'equilibrio dell'età di Leone X, di tutto questo bel sogno dunque non rimasero che pochi continuatori, tra gli altri uno dei più fortunati, Cesare Mariani. Che cosa sarebbe invece diventata l'arte italiana se i tanti lavori che la stanca accademia ha pedestramente eseguiti, fossero stati affidati ad artisti come Cesare Mariani, che alla pratica della difficile tecnica sanno congiungere l'intelligenza della iconografia cristiana, non disgiunta

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