[Elenco dei Nomi]

Paurigi Berardo
patriota, ufficiale della guardia nazionale, ricevitore del dazio (11-1-1902)

Dopo lunga e straziante malattia sopportata con rassegnazione e col coraggio che era una spiccata caratteristica della sua bella figura, cessava di vivere a 74 anni Berardo Paurigi. Egli fu sopratutto un carattere e forse per questo ebbe abbreviata l'esistenza da dolori morali procuratigli da anime fiacche e da ingrati; i quali prima di ascendere ad alti gradi nella vita cittadina furono da lui beneficati anche con favori pecuniarii. Ma comprimiamo il giusto risentimento che in quest'ora accende il nostro animo e ricordiamo lui soltanto. Giovanetto ancora, Berardo Paurici, spirito liberale, insofferente del dispotismo che opprimeva le nostre provincie fu col fratello costretto ad esulare da Teramo. Tornatovi durante i giorni di speranze del '48 fu attentamente sorvegliato dalla bieca polizia borbonica; ma ciò non pertanto egli cooperò validamente con quelli che qui preparavano il movimento rivoluzionario che abbatté la dinastia borbonica. Nel '60, ufficiale della Guardia nazionale, guidò la compagnia dei Sanniti che prese parte alla liberazione dei militi assediati dai briganti nella casa dei signori Scaricamazza a Castagneto — un episodio di quell'epico tempo da noi ricordato in uno dei numeri precedenti. Poscia ufficiale della Guardia Nazionale Mobile, stette nel secondo circondario per la repressione del brigantaggio che ivi infieriva in modo terribile. Calmati i tempi trovò un meritato compenso alle fatiche spese per la causa liberale nel modesto impiego di Ricevitore del dazio municipale che ha occupato onorevolmente per circa 40 anni, fino a che ne lo toglieva una bassa ed inumana vendetta provocata dal suo carattere fiero. Berardo Paurici, affezionatissimo a Settimio Costantini fu tra i primi azionisti del nostro Corriere. Noi che lo avemmo amico carissimo, profondamente e sinceramente ne rimpiangiamo la perdita e alla famiglia di lui, che egli adorava, mandiamo le nostre vive condoglianze.