[Elenco dei Nomi]

(...segue) Fabbri Pasquale
monsignore, Teramo (7-7-1905)

[Inizio Voce]


ufficio da lui tenuto con sempre esemplare soddisfazione per altri 13 anni. Ritiratosi il Trotta dalla Diocesi, il Papa mandò a Teramo un Delegato Apostolico in persona dell'Arcivescovo Averardi, con l'intesa di conservare il Canonico Fabbri al Vicariato Generale. Ma da qualche tempo a questa parte, per la grave età di 76 anni e per altre cause, la sua salute era andata decadendo, sicché, venuto a Teramo l'attuale Ordinario Diocesano, egli credette opportuno esonerarlo di una parte delle cure del Vicariato, assegnandogli le mansioni relative ai matrimoni ed alle ordinazioni sacre, e conservandogli il titolo di Vicario ad honorem. Ciò non pertanto il Canonico Fabbri se subì, per quanto a malincuore, l'esonero di parte delle attribuzioni vicariali, aumentò di zelo nelle pratiche puramente religiose, conseguenza questa della Fede immensa, incrollabile che lo animava. La mattina del 4 corrente, sebbene fosse indisposto, volle recarsi e celebrare la Messa alla Chiesa di Sant'Antonio Abate, e mentre compieva il Divino Sacrificio, fu colpito da congestione cerebrale. Trasportato a casa, il male andò sempre aggravandosi non ostante le cure amorosissime dei parenti, ed alle ore 20 del giorno 5 moriva. Pochi giorni or sono egli ripeteva ad un amico la sentenza che la vita sulla terra è una milizia; e tale fu la vita per lui. Si potrà avere una fede meno piena e meno assoluta della sua nei decreti della Provvidenza, ma ciò non toglie che un sentimento di venerazione s'imponga a noi tutti alla vista di un uomo che tutta intera la sua attività, senza restrizione, senza sottintesi, dedicava alla Religione ed al Bene. Nella completa dedizione di tutto il suo essere alla legge divina si riassume la sua esistenza. Soldato fedele e instancabile della Chiesa, fu colpito sulla breccia, mentre

(segue...)