[Elenco dei Nomi]

(...segue) Giordano
insegnante (23-4-1925)

[Inizio Voce]


il, professore Giordano si volse, lentamente, e mi disse: — O Fiocco, io credo che tu diventerai un letterato. — Allora, ed anche ora, veramente, la parola mi sapeva troppo di biblioteca e di polvere; eppure, il calore con cui essa fu pronunciata e la sincerità del tono mi entrarono così nell'intimo, tanto m'entusiasmarono, (credevi, vero? di conquistare il mondo), che io provai un'allegrezza nuova, una voluttà grande, incontenibile, ed ebbi voglia di avvicinarmi a lui, d'inginocchiarmi e di baciargli una mano. E non lo feci. Oggi che non è più, e la memoria di quella Vespertina luce d'autunno m'empie di nostalgia e di rimpianto il cuore che non sa illudersi, io mi avvicino e m'inginocchio, e pongo sulla spoglia cara inanimata il bacio della mia gratitudine e del mio ricordo. Egli mi vorrà bene sempre, anche di là. (a. f.)