Il prof. Antonio Gasbarrini alla Clinica di Padova
(11 giugno 1931)

     Dopo essere stato chiamato alla direzione della Clinica Medica della R. Università di Bari il prof. Antonio Gasbarrini ha "ottenuta un'altra grande vittoria", essendo stato nominato dalla Facoltà di Medicina di Padova, "una delle più gloriose Università italiane", designato come successore del Prof. Frugoni, trasferito a Roma. Il Solco, nell'annunciare l'importante notizia, presenta il profilo dell'illustre teramano:

     Antonio Gasbarrini si laureò a Siena nel 1908 dopo un curriculum universitario brillante ed entrò subito come assistente nell'Istituto di Clinica Chirurgica, mantenendosi in pari tempo a contatto coi vari centri di studio ed occupandosi di batteriologia, patologia generale e speciale medica, onde completare la sua cultura generale, indiscutibilmente estesa e ben fondata.
     Vinta poi la borsa di Studio intitolata a «Camillo Golgi» frequentò nel 1909-910, come assistente onorario, l'Istituto di Patologia generale, diretto in Pavia dal Golgi stesso; fu assistente effettivo nell'Istituto di Patologia speciale medica a Torino nel 1911. L'anno dopo frequentò gli Ospedali di Roma e l'Istituto di Patologia generale della R. Universita. Dal 1913 al 1915 fu aiuto nella Clinica medica di Sassari, dove ottenne nel 1913 la libera docenza per titoli in patologia speciale medica. Nel 1916 fu assistente, poi aiuto di Clinica medica rispettivamente nella Regia Università di Parma e di Pavia, seguendo sempre il suo Maestro professor Zoja fino al 1924, ed ottenendo durante tale periodo di assistentato regolari incarichi didattici di patologia e clinica medica e di semeiotica. Prese parte a diversi concorsi universitari, riportando sempre ottimi giudizi e riuscendo nella terna dei concorsi di Patologia medica di Siena, Messina, Firenze, Padova, Pavia e di Clinica medica di Pavia.
     Fu nel 1924 professore incaricato di patologia speciale medica nella R. Università di Bologna, insegnò nel 1925 patologia speciale medica a Siena e nel 1926 fu chiamato professore della stessa disciplina a Bologna, ove attualmente è stabile.
     La produzione scientifica del Gasbarrini è copiosa e svariata, estendosi a quasi tutti i campi della patologia, ma è altresì assai interessante per i risultati che ha saputo ottenere, per la scelta degli argomenti, per la serietà dei metodi con cui li ha trattati.
     Sono molto pregevoli gli studi di carattere sperimentale fisio-patologico intorno ai sieri eterogenei e dall'emoglobinuria,come pure vanno ricordati i suoi lavori relativi a ricerche sierologiche sulla malaria, compiuti durante la sua permanenza in Sardegna. Non meno degni di menzione sono i contributi rientranti nel dominio della batteriologia, immunologia, chimica biologica, di cui si dimostra provetto cultore, e che ben dimostrano la particolare competenza in questi campi speciali attinenti alla patologia e alla Clinica medica. Nella produzione del Gasbarrini prevalgono tuttavia i contributi veri e proprii di Patologia e Clinica medica per le originalità nella scelta e nella trattazione stessa dei vari argomenti di studio. In questo ragguardevole gruppo di lavori sono da ricordare per il loro pregio intrinseco quelli sull'emoglobinuria da chinina, sulla introdermoreazione nell'echinococcosi umana e sopratutto i lavori sul favismo, che costituiscono l'opera più importante nella letteratura dell'argomento. E' da citare altresì il gruppo di lavori sull'encefalite epidemica e quello sul tono muscolare gastrico, da cui sono emersi fatti nuovi di indicustibile importanza non solo dal punto di vista clinico, ma anche da quello della fisiopatologia dello stomaco.
     Raggiunta la Cattedra il Gasbarrini si è dimostrato un ottimo organizzatore, avendo saputo in breve tempo formare un Istituto ed una Scuola di prim'ordine. La sua attività continua ad essere grande, congiunta all'entusiasmo per la ricerca.
     Ha fama di insegnante appassionato ed efficace: ne fa fede la recente dimostrazione che gli studenti dell'Ateneo Bolognese hanno a lui fatta in occasiane della chiusura del suo corso di Patologia.
     Con la stessa passione e con lo stesso entusiasmo egli si accinge ad assolvere il nuovo compito a lui affidato dalla Facoltà di Padova; e noi siam certi che Antonio Gasbarrini saprà in breve tempo accattivarsi anche la stima e l'affetto della gioventù studiosa dell'Ateneo patavino, e porterà ancora alto il nome della nostra terra d'Abruzzo sulla cattedra di uno dei più grandi maestri della Medicina italiana: Achille De Giovanni.



(Ingrandimento)



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