Albo della gloria

Zippilli Mario

16 febbraio 1942

Albo

      Giovinezza eroica. Il Sotto Tenente Zippilli Mario di Teramo gloriosamente caduto per la Patria

      Come un ombra è scesa nei nostri cuori, nei cuori di tutti coloro che ti amarono, che apprezzarono la tua balda giovinezza, il tuo cuore generoso e sincero. Con l'ombra un dolore cocente che non ha confine, che non ha lacrime; un dolore che ha solo il ricordo di giorni passati, di felicità trascorse che non torneranno mai più.
      Ti fummo accanto, fratello della nostra infanzia, nella tua breve vita; i nostri cuori palpitarono insieme nelle ore liete, nelle ore tristi; sempre sentimmo in te, noi, tuoi amici, l'amico fedele e sincero, il quale con la sua parola, il suo entusiasmo, avrebbe sempre saputo fugare ogni nostra giovanile tristezza, ogni malinconia e al quale avremmo dato la nostra parola incoraggiante in ogni momentaneo sconforto.
      E' in noi un dolore profondo che ha il solo ricordo della tua balda giovinezza fiorente ora immolata alla patria, il ricordo di giorni felici trascorsi sui banchi scolastici, sui campi dello sport che ti vedevano là con lo spirito, qui col tuo fisico esuberante di energia e di vitalità, gareggiare generosamente per tutti i primati, sempre sereno e fiducioso.
      Lo scoppio della guerra ti vedeva già schierato sul fronte occidentale, il nostro cuore amico trepidò per te in quelle ore di gloria e tu tornasti fra i tuoi cari fiero del cimento, fiero sopratutto della tua gloriosa divisa, delle piume da bersagliere che accarezzano i sogni e le speranze di tanta giovinezza; pago dell'abbraccio appassionato della tua mamma adorata, dei tuoi cari, del nostro abbraccio fraterno.
      La morte gloriosa ha colto la tua fiorente giovinezza sulla Quarta Sponda, tra le dune della Marmarica satura di gloria e di sangue.
      Ma tu vivi in noi, sei nel nostro cuore, la tua tomba parla a quelli che sopravvivono e narra di un giovane soldato d'Italia caduto per la grandezza della Patria, la tua tomba sarà una delle pietre miliari fatte di eroico sublime sacrificio, disseminate lungo la via che conduce alla gloria.
      E il giorno della più grande vittoria il tuo cuore, unitamente ai cuori di tutti i Caduti palpiterà al vento, all'ombra delle nostre gloriose bandiere innalzate sui più alti pennoni.
      * * *
      Nel ritmo incessante dell'avanzata i nostri camerati ricalcano ora vittoriosi le sabbie insanguinate della nostra colonia libica, ricacciando verso il confine, ed oltre, l'odiato nemico.
      Ritorneranno con le bandiere lacere e coperte di gloria, e qualcuno sosterà sul tuo tumulo umile... una lacrima, un saluto reverente e commosso dei tuoi camerati mentre il vento della sera farà palpitare le piume del tuo cappello da bersagliere e porterà sulla tua tomba lontana il conforto del nostro eterno ricordo, del nostro fiero dolore, del nostro rimpianto che niente potrà mai sopire.

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