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      Il giovinetto può avere dodici anni; eppure è di piglio sì ardito! Fortunato lui, che ha un mattino così splendido nella sua vita! Se la morte non lo coglierà, sarà un uomo levatosi per tempo nella sua giornata. Che c'è? Tutti guardano da poppa...
     
     * * *

      Due navi corrono a vista dietro di noi!
      Si è messo un po' di vento in poppa. Tutte le vele sono spiegate, i marinai lavorano che sembrano uccelli. Bixio comanda, ubbidito a puntino. Ha gridato che chi gli sbaglia una manovra, lo farà impiccare all'albero di maestra! Voliamo.
     
     * * *

      Un piccolo legno veniva da terra. Bandiera inglese. Bixio prese un foglio vi scrisse sopra qualcosa, fece fendere un pane e nel fesso mise il foglio. Poi quando il legno passò quasi rasente a noi, gettò il pane che cadde in mare. «Allora — gridò facendo tromba colle mani, — dite a Genova che il generale Garibaldi è sbarcato a Marsala, oggi a un'ora pomeridiana!».
      Sul piccolo legno fu un levar di mani, un battere di applausi, uno sventolare di fazzoletti, evviva, viva, viva!
     
     * * *

      Eccola lì Marsala, le sue mura, le sue case bianche, il verde de' suoi giardini, il bel declivio che ha innanzi. Nel porto poco naviglio; una nave da guerra sta alla bocca e si è tutta pavesata.
      — Pronti, figliuoli — grida Bixio, tutto per noi; e se avesse la forza ci lancerebbe in un colpo alla riva. Ma siamo certi di sbarcare, sebbene le due navi ci inseguano sempre. Hanno guadagnato un bel tratto.


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Da Quarto al Volturno. Noterelle di uno dei Mille
di Giuseppe Cesare Abba
pagine 167

   





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