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      Hai fatto bene a innamorarti d'un'orfana! E la conosco sai; sta un po' a sentire: la vidi una volta, al convento dei Minori Osservanti di C....: mi ci aveva condotto tuo padre alla sagra della Madonna degli Angeli... miracolo, perchè le sagre egli non le poteva udire manco a menzionare! ebbene..... Bianca deve essere una di quelle due fanciulline che la signora Costanza si menava per mano, sotto i pergolati del convento: parevano due perle.... una era bionda, l'altra bruna....: ricordo che vedendole io dissi che la festa della Madonna degli Angeli era fatta per esse.... e tuo padre a ridere.... a ridere di sentimento.... e a chiamarmi invidiosa.... E qual è delle due?»
      «La bruna.
      «Ah! già perchè l'altra deve avere pochi anni....! La bruna! - Ripetendo questa parola la signora rimase cogli occhi fissi, forse pensando ai tempi in cui anch'essa era piaciuta al giovane forestiero, che poi le era diventato marito: - E sta bene, - continuò poi, - ma come non mi hai detto nulla, mai nulla? Te ne sei forse innamorato quest'oggi?
      «Che so io? - rispose Giuliano, stato sino a quel punto come un barbero alle mosse: - gli anni che stetti a C.... l'ho veduta venir su sotto i miei occhi. La vedeva dal terrazzino di don Marco ogni giorno; la seguiva in ogni luogo dov'essa andasse a passeggiare, in chiesa badava sempre a trovare un posticcino da poterla guardare, e mi sentiva addosso un'allegrezza!.... altro che i canti della gente e dei preti!.... mi pareva che io avrei cantato colla voce d'un angelo!


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Le rive della Bormida nel 1794
di Giuseppe Cesare Abba
1875 pagine 480

   





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