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      ..!
      A queste parole la signora Maddalena, quasi dimenticandosi di quel primo dolore; s'empiè di paura, per la nuova sorta di pericoli a cui Giuliano si poteva esporre.
      «E allora - proruppe - io non veggo altro rimedio che nel farlo ripartire per Torino! Venga, venga con me, m'aiuterà a persuaderlo; gli diremo che prima di tutto il padre di Bianca vuole che egli sia medico, e che del matrimonio se ne parlerà poi...; per l'amor di Dio venga, perchè io sento che mi pende sul capo una grande sciagura!
      «Non per rifiutarmi no; - rispose don Marco - ma se io venissi a D...., non gli potrebbe nascere qualche sospetto? Egli è figlio rispettoso; lo potrà indurre la parola della madre, più che cento d'amici.... E parta prima che gli venga in mente di tornare qui....; gli prometta tutto quello che può giovare a persuaderlo: meglio un inganno pietoso, che un guaio inevitabile.... Poi vi è di buono che questa fanciulla pare deliberata a soffrire ogni cosa piuttosto che sposarsi ad un altro... Io farò di saper meglio questa faccenda dell'Alemanno;.... e alla fine delle fini, vuole che le ne dica una....? I Francesi sono a due passi da qui; la guerra non è cosa da cristiani, ma alle volte rimedia a tante brutte cose! Chi sa? Calando di qua dai monti i Francesi troncheranno questa e molte altre storie, scacciando dalle Langhe questi Alemanni, che già v'hanno spadroneggiato di troppo...!»
      Parve alla signora Maddalena, che don Marco parlasse d'oro, e da quei discorsi pigliava consiglio e forza e sino a un certo segno consolazione.


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Le rive della Bormida nel 1794
di Giuseppe Cesare Abba
1875 pagine 480

   





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