Pagina (76/480)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Già! Li vedete? Aspettano i Francesi per farci scannare! Aspettate pure, che noi pregheremo tanto, e tanto faremo pregare in chiesa, che il Dio degli eserciti manderà su quei monti legioni d'Arcangeli a nostra difesa. Oggi bandirò un triduo in onore di San Giorgio, di San Martino, di tutti i Santi che hanno portate armi; vi nominerò dall'altare, vi farò conoscere a tutto il borgo..., ma pregherò il Signore che v'illumini, mi vendicherò di voi colla carità.
      «Della carità mandi a farne laggiù a quella svolta, oltre quei vigneti. Là, una povera donna muore di stento con quattro fanciulli che le piangono intorno.... Là, lei ed io potremo fare insieme la carità che m'ha insegnato mio padre....
      «Vostro padre era un....
      «Zitto! - gridò il giovane con tanta maestà della persona e nel viso, che più non potè darne Michelangelo al suo Davide - zitto, e se ne vada subito! Quà ella non può più stare da uomo; da prete, nessuno ha bisogno di lei; vada e non si volga addietro!»
      Nelle parole e nell'atto di Giuliano v'era da cacciare ben altri che il prete, il quale non se lo fece ridire e partì. Ma si sentiva l'animo rintuzzato, far dentro come focoso cavallo, che raccolto col freno e tormentato collo sprone, gonfia le nari, s'impenna, sbuffa, tesse colle gambe su poco suolo rabbioso e soffre; ma si farà vedere quando gli verrà dato lanciarsi di carriera.
      Passando vicino la Marta, a quale tornata che quella sorta d'alterco era sul forte, stava poco discosta, coll'impaccio d'una bottiglia e di due bicchieri in mano; non badò al profondissimo inchino, che la poveretta fece per rabbonirlo, o per mostrargli che essa non ci poteva nulla.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le rive della Bormida nel 1794
di Giuseppe Cesare Abba
1875 pagine 480

   





Francesi Dio Arcangeli San Giorgio San Martino Santi Michelangelo Davide Giuliano Marta