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      Ma come avesse voluto lasciarle un'altra ambasciata, disse tra denti: «sfacciato! l'avrà a pagare!» E via più che di passo, in pochi istanti disparve oltre l'arco, in fondo al piazzale.
      «Ahimè!» povera donna, - sclamò Marta - vecchia come la terra d'un castagneto, e chi sa che cosa mi toccherà vedere!
      «E che volete vi tocchi? - Le chiese il giovane che s'era avvicinato, soave nella voce, e mettendole sopra la spalla una mano.
      «Certe parole - rispose essa scotendosi quella mano di dosso - bisogna proprio averle imparate dal diavolo! Lasciavano il segno nell'aria come le saette!
      «Oh santa semplicità! - esclamò egli sorridendo mestamente; - Una volta, che in una città di questo mondo, i preti stavano abbrucciando un uomo, che loro non piaceva guari; una vecchierella come siete voi, recava legna da aggiungere al fuoco, per aiutarli, e dare gloria a Dio con essi!»
      «E una volta - rimbeccò Marta provocata da quel raccontino: - una volta che saranno sessant'anni, ed io me ne ricordo; lo speziale qui di D..., per aver detto a un prete molto, ma molto meno di quello che voi diceste al signor pievano; fu condannato a starsi ginocchioni in mezzo alla chiesa, con due birri uno per lato, e con un grosso cero acceso tra le mani, legate, la domenica dell'ulivo, tutto il tempo della messa grande. Sì, sì, ridete; ma non rise la sua povera moglie morta di vergogna; non rise lui, che stato in carcere parecchio tempo, uscì spiantato bottega e figli: perchè gli era cascata addosso la maledizione di Dio.


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Le rive della Bormida nel 1794
di Giuseppe Cesare Abba
1875 pagine 480

   





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