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      .., si riesce una razza d'imbelli..., e a partire ci aveva pensato da me. Partirò sì, ma prima voglio andare a C...
      «Tu guasteresti ogni cosa! Finiresti di rovinare Bianca, e mostreresti di non obbedire una madre che tu vedi e sai quel che farebbe per te...
      «Ma che male c'è a vederla ancora una volta, a dire addio a don Marco...
      «No..., tu partirai.
      «Ebbene! - disse il giovane chinando il capo - domani all'alba partirò.
      «Oh! non ti si scaccia mica! - sclamò la signora, che pur di saperlo disposto a non tornare a C..., l'avrebbe rattenuto, anzichè fargli fretta a partire. Ma egli non si lasciò smuovere, e ripetè severo:
      «No... no mamma, l'aveva bell'e deciso, parto domani.»
      Appunto in quel momento, Marta d'in fondo alla scala, mandava su quel noioso annunzio del desinare, già troppo ritardato, e messo in tavola a raffreddarsi. Essi discesero, sedettero a mangiucchiare colla malavoglia della sera innanzi; ma alla fantesca pareva non finissero mai, dalla tanta smania di rimanere sola colla signora, per dirle del gran parlamento fatto dal giovane col pievano; e del suo proposito di lasciar quella casa. Così i minuti le si facevano ore, ma alfine Giuliano si levò da mensa ed uscì. Allora essa raccolse quanto fiato potè, e si fece oltre verso la signora per cominciare; senonchè questa si tolse da sedere, e parlando prima di lei:
      «Animo - le disse - prepariamogli un po' di roba...
      «Come? - sclamò la vecchia - che se ne va? che il Signore gli ha toccato il cuore?
      «Che Signore... che cuore... che cosa mi dite?


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Le rive della Bormida nel 1794
di Giuseppe Cesare Abba
1875 pagine 480

   





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