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      Volgetevi da quella banda: (tutti si volsero a guardare i monti di San Giacomo e del Settapani, che si vedevano assai bene, ammantati dal verde primaverile) vedete lassł? Ciņ che ora č verde diverrą rosso come sangue; e dove oggi nascono i fiori passeranno i demoni, e ne verrą un odore d'inferno da rimanerne affogati....! popoli all'armi....! ecco lassł il Signore che ci fa segno d'essere con noi!»
      I poveracci non videro il Signore, ma credettero nel frate che l'aveva visto per essi. E «andiamo, andiamo! - cominciarono a urlare - Dio č con noi! Viva Dio! Morte ai Francesi! Viva noi! Viva il Re! Il primo giacobino che mi dą tra' piedi lo strozzo, fosse mio fratello! Lo mangio, fosse mio padre! Morte ai giacobini!....»
      Fra questo tempestare di viva e di morte, si fece udire una voce su tutte gridar chiaramente. «E chi ci condurrą alla battaglia?»
      E un'altra voce rispose: «i nobili, i signori! Passeremo per C.... v'č il signor Francesco, il signor Crispino il conte, don Luca, verranno con noi, anzi li troveremo belli e pronti....
      «E chi ricusa, a morte!»
      In quella il signor Fedele, voglioso di sapere e fidandosi troppo, giungeva ad una svolta della via, vicino di lą a un trar di pietra. Udire quelle grida, ed arrestarsi come avesse dato del petto in una rupe, fu tutt'una cosa: porse orecchio un tantino, e: «come? - disse tra sč - i signori v'hanno a condurre alla battaglia? Acchiappami se puoi, chč io vengo.» E pensando di non essere stato veduto, dič di volta correndo verso la palazzina; badando a dar nei fossati, curvo e spedito a menar le gambe che meglio non avrebbe potuto fare uno scolaretto, colto a scioperarsi dal pedagogo.


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Le rive della Bormida nel 1794
di Giuseppe Cesare Abba
1875 pagine 480

   





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