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      La trista non vuole saperne.... e sono settimane che mi arrovello a trovar modo di farle far senno. Baje! Essa mi si fa sempre più cocciuta, e quasi io perdo la santa pazienza. Non mi pare vero; così dolce com'è....!
      «Eh! - disse il frate - del vino dolce si fa l'aceto forte. Ma l'uomo che tu le vuoi dare, le piace?
      «Via! - rispose l'altro tentennando un tantino; - diciam gatta alla gatta, pare che no.
      «O allora, che vuoi? Farle forza? È tanto giovane, e non v'ha da temere che ti rimanga in casa zitella. E colui del partito, non può aspettare?
      «Che aspettare! Questo partito mi fa come la palla; mi balza in mano e se non le do mio danno! Mi sia segreto padre; questo partito è un uffiziale alemanno, ricco come il mare; e la piglierebbe senza parlar di dote. Così quel po' di ben di Dio che abbiamo al sole, mi basterebbe a maritar la sorella più ricca....
      «Dà retta - interruppe il frate - sai di qualcuno quassù cui tua figlia voglia bene?
      «Questo - rispose l'altro, tastandosi la nuca, e poi badando alle dita che gli rimasero piene di ragnatele: - questo sospetto nacque anche a me... e... giacchè ci siamo, le dirò tutto. Sarà un mese, proprio il giorno in cui l'alemanno mi chiese Bianca; venne da me una signora di D...: ella che fu laggiù a fare il quaresimale, la conoscerà.... è la signora Maddalena.... venne, e quattro e quattr'otto, mi chiese anch'essa la figlia per suo figliuolo che si chiama Giuliano....»
      Udire questo nome, aggrottare le ciglia, farsi indietro un passo; fu pel padre Anacleto un solo atto.


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Le rive della Bormida nel 1794
di Giuseppe Cesare Abba
1875 pagine 480

   





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