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      - rispondevano coloro: - eccola, eccola, l'hanno trovata, č qui....» E tutta quella gente si affollava, in capo alla via.
      «Vieni qua... menala qua che la vegga... - diceva il pievano a Rocco - fategli largo..... Eh? di queste ne ho a sentire nella mia pieve? - E levando il bastone sopra la fanciulla, che veniva innanzi trascinata dal padre; - ma se l'ho detto, continuava, č malefiziata! non la vedete com'č stravolta? Va, tienila chiusa, mettile in bocca una foglia d'olivo benedetto, falle bere un sorso d'acqua santa; domani la condurrai in chiesa, faremo l'esorcismo; e se il diavolo non le uscirą di corpo, bisognerą condurla a Savona, a farla esorcizzare nella miracolosa cappella del Cristo risorto.
      «Ma signor pievano! interrompeva don Marco, che stanco com'era, arrivava un po' dopo degli altri: - che parla di malefici, di esorcismi... di diavolo...? Ho visto questa fanciulla a pič d'una croce costaggił, e lei insegna che il diavolo fugge dalla croce....!
      «Č vero.... l'abbiamo sin per proverbio.... fuggire come il diavolo dalla croce....! dicevano gli astanti.
      «Oh! si persuada? - proseguiva don Marco pigliando a braccetto il pievano, cui l'assentire dei suoi parrocchiani toglieva l'ardire: e tirandolo via verso la salita del castello gli andava dicendo: «ai demoni e ai malefici, si crede meno di quel che pare; per caritą, badiamo a non nuocere a nessuno, e tanto meno a fanciulle povere e senza difesa....»
      Rocco, colto il destro, s'allontanava con Tecla; i signori e i popolani, chi lieto, chi mal sazio, si dispersero ognuno verso casa sua; i due preti si fermarono a pič della salita del castello; e chi fosse stato dietro a un oratorio che ivi sorge antichissimo, avrebbe inteso don Marco continuare il suo discorso col pievano; il quale lo lasciava dire, come quegli fosse stato un vescovo, ed egli un chierichetto novizio.


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Le rive della Bormida nel 1794
di Giuseppe Cesare Abba
1875 pagine 480

   





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