Pagina (289/480)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      CAPITOLO XIV.
      Se in casa alla signora Maddalena s'era vegliato in quella notte assai al tardi; a C... in casa al signor Fedele, non tutti avevano dormito: e il sole spuntando bellissimo, visitava con uguale sorriso l'uno e l'altro villaggio, salutando la madre di Giuliano tutta cordoglio, e il padre di Bianca affaccendato, come un maggiordomo di famiglia doviziosa, che abbia corte bandita.
      Egli aveva ricondotte in C... le figlie e la cognata da sola una settimana; perchč dal giorno in cui don Marco e il padre Anacleto, s'erano bisticciati nella sua palazzina, e Bianca aveva detto apertamente al primo, d'essere disposta a fare il volere del padre suo; egli adagiato nelle dolcezze della campagna, s'era dilettato a colorire i disegni che aveva nel capo. Di piąti e d'ogni altro negozio dell'arte sua, non si era pił dato pensiero, contento di quello che teneva tra le mani grandissimo, il matrimonio di Bianca coll'Alemanno.
      In veritą questi due, guariti l'uno del corpo e l'altra dello spirito, mostravano oramai d'aver fretta; ne sarebbe bisognato di sapere i discorsi, o di badare alla rallegratura, che il viso della fanciulla pigliava sempre pił viva; per indovinare come ogni giorno fosse atto ad essere vigilia di quella festa, che alle volte pone l'uomo dentro al tempio della Felicitą, e alle volte gli fa sbattacchiare in faccia la porta di questa Dea.
      A misura che la festa si appressava, damigella Maria pareva restringersi con Margherita, tanto da fare con essa una sola persona annuvolata e taciturna.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le rive della Bormida nel 1794
di Giuseppe Cesare Abba
1875 pagine 480

   





Maddalena Fedele Giuliano Bianca Marco Anacleto Bianca Bianca Alemanno Felicitą Dea Maria Margherita