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      Il buon uomo vide queste cose, traversando il borgo, e di là dal ponte trovò che gli Alemanni in sull'armi, ascoltavano devotamente la messa; celebrata sopra un poggiolino in mezzo ad un prato. Egli avrebbe voluto fermarsi a sentirla; ma oltre che la era già innanzi di molto, detta così all'aperto gli parve cosa troppo da soldati; e tirò diritto col proposito di udirne una al Convento dei Minori Osservanti, dove per andare a Santa G.... a pigliar la figliuola, aveva a passare.
      Colà era giorno di grandi preghiere e di grande solazzo, in onore della Madonna degli Angeli; e se dall'architrave della porta maggiore della chiesa, pendeva la tabella dell'indulgenza plenaria; nella selva e nei prati intorno v'erano ridotti e baracche da potervi mangiare, cioncare, fare alle pugna, dopo aver data una ripulita all'anima, con un po' di perdonanza e un po' d'elemosina fatta al convento.
      La via che menava a quella volta, era tutta una processione; e più s'avvicinava più uno stupiva delle numerose brigate, che facevano pei campi e pei colli un pittoresco vedere. Rocco si lodò d'essere partito da casa vestito da festa; perchè quanti incontrava avevano indosso i meglio panni del loro vestiario. Le donne giovani o vecchie, se maritate portavano la veste di sposa; che allora, bell'usanza, serbavano per le festività di tutta la vita: le zitelle, quasi tutte, costumavano gonne d'indiana azzurra carica, che davano un po' più sotto della mezza gamba; e questa si vedeva chiusa in calzette grigie, o il piede calzato di scarponcini, cui niuno badava se fossero o no grossolani, perchè le fanciulle s'aveva a guardarle modestamente in viso.


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Le rive della Bormida nel 1794
di Giuseppe Cesare Abba
1875 pagine 480

   





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