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      Ma quelli avevano a essere senza fallo i luoghi piaciuti alla signora Maddalena, l'unica volta che era uscita dalla terra di D... per così lontano paese; quelli i luoghi di cui essa aveva parlato, pregando Giuliano di trovarvi una casetta, di quelle, che tanto la erano rimaste nella memoria. Egli si mise all'opera sin da quel giorno, sperando di dar del capo in una delle palazzine, sulla quale si fosse posato il desiderio antico di sua madre; e quasi giunge a credere che non avrebbe sbagliato, e che essa venendovi ad abitare, l'avrebbe a prima giunta riconosciuta.
      Girò quel giorno e quattro ed otto appresso, dando due passi innanzi ed uno indietro; e fece quella vita sinchè si fu innoltrato quasi a Finale, senza aver concluso nulla, nè stretta dimestichezza con alcuno; essendo gli abitanti di quelle marine gente così allevata alle proprie faccende, da parere coi forastieri la più disamorata che fosse al mondo. Delle case ne aveva visitate parecchie e bellissime, ma ora per una causa ora per un'altra, non gli erano parse da poter accontentare la madre; e soltanto al decimo giorno, gira e torna, ne trovò una, che stimò facesse benissimo al caso suo. Era una casetta pitturata a liste scure e gialle, nascosta in una macchia d'olivi, in fondo ad un valloncello deserto, a bacio; alla quale si giungeva per una viuzza torta, fuori mano, chiusa tra due macìe mezze diroccate; e si vedeva chiaro, all'erba ond'era ingombra questa e ingombro il piazzale dinanzi alla casetta, non visitata che assai di rado.


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Le rive della Bormida nel 1794
di Giuseppe Cesare Abba
1875 pagine 480

   





Maddalena Giuliano Finale