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      Appena costui ebbe visto il signorino, spuntare da una svolta della via; si levò in piedi e si frugò sotto i panni sclamando:
      «Per questa volta è fatta; ma laggiù non tornerei per tutto l'olio che butteranno questi oliveti! O che dalle sue parti, a un povero diavolo che va per la sua via, perchè porta una berretta rossa in capo gli danno dietro coi sassi gridando, al genovese? E non siamo tutti cristiani?...»
      Mentre l'omicciattolo(14) diceva, Giuliano affrettato il passo arrivava, e pigliando il foglio dalle mani di lui, senza badare a quei discorsi chiedeva:
      «Dunque che mi manda a dire?
      «Ecco, - rispondeva l'ortolano, componendosi come uno che deve badare a non essere colto bugiardo: - sua madre dice che non potrà venire in qua prima di quest'altra settimana, perchè vuole lasciare le cose di laggiù avviate in modo, da poter poi star qui quanto le piacerà, senza pensieri della casa nè della campagna. Essa prega vostra signoria a starsi tranquilla, e a non farsi venire in mente d'andare là, perchè... perchè..., il perchè non me lo disse, ma ne deve parlare codesta lettera, che mi ha molto raccomandata, coi saluti d'una vecchia e d'una giovinetta che aveva seco....»
      Giuliano aveva fissato il messo tra ciglio e ciglio, tutto il tempo che costui aveva parlato; e allora aperse con gran furia la lettera, sperando di trovarvi chi sa che cosa. Ma non vi erano scritti che pochi versi. I caratteri erano della signora Maddalena, ed apparivano rotti, intricati, sto per dire arruffati, come di mano che avesse scritto tremando e a disagio.


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Le rive della Bormida nel 1794
di Giuseppe Cesare Abba
1875 pagine 480

   





Giuliano Maddalena