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      Ma una volta tra l'altre fu battuto da una mano che, s'udì al suono, non aveva tanti rispetti. Era l'indomani di quel giorno, in cui Giuliano e Mattia, incontratisi nel campo dei Francesi, il sagrestano aveva pigliato l'incarico di venire a D... piantando il negozio e ogni cosa, per far servigio al giovane fuggitivo. E per monti e per borri, cansata la via lungo la vallata, in riva alla Bormida, ingombra di soldati, che per allora o Francesi o Alemanni gli tornavano pericolosi all'istessa maniera; costui giungeva alle ventidue, a scoprire il borgo, dalla parte più aspra a venirvi. Non è da credere che alla vista di quel suo luogo quasi nativo, egli cadesse ginocchioni sclamando: o patria, o dolce paese! perchè a questa sorta di affetti non ci aveva fatto il cuore; e per lui la casa e la patria, erano dove si stentava meno il boccone. Ma un tratto che parve stesse contemplando, lo spese invece a risolvere cui avesse a presentarsi prima, o al signor pievano, il quale chi sa di qual occhio l'avrebbe riveduto; o alla signora Maddalena, che di certo gli sarebbe stata gratissima delle novelle che ei le portava. Gli uomini hanno sempre caro di essere tenuti dabbene e generosi; e Mattia messo da parte il pievano, deliberò di visitare la signora. Di che, passo passo, per certi orti, tra siepi e fossati, giunse non visto sino al torrente, in quella stagione quasi secco; lo varcò, fu sul piazzale a noi noto, e appressatosi battè alla porta, in guisa, che ne rimbombò la sala, le stanze, e la cucina nell'angolo più lontano della casa.


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Le rive della Bormida nel 1794
di Giuseppe Cesare Abba
1875 pagine 480

   





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