Pagina (411/480)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma quando lei e Marta furono scomparse dall'uscio, quel vedersi sola la scosse, e a passi concitati andņ fuori per raggiungere la signora. Il calesse partiva in quel punto, portando le due viaggiatrici, le quali si volsero addietro, videro la giovinetta colle braccia tese; la salutarono colla mano, e subito trapassarono l'arco che loro la tolse di vista.
      Allora Tecla diede uno sguardo a suo padre, che tutte quell'ore era stato ad aiutare Anselmo ad arnesare; un altro ne diede alle chiavi avute dalla signora, e lasciandole cadere: «no, no! - sclamņ - io non voglio, non voglio... O signora Maddalena, o padre mio, rimenatemi a casa vostra!
      «Via - diceva Rocco raccattando le chiavi, e non sapendo capire come tanto onore tornasse sgradito alla figlia, - via, che tu sei pazza e tiri i calci al pan bianco... andiamo.»
      E la menava dentro, lieto di quella ventura, parendogli di essere da colono diventato gastaldo copioso d'averi per i belli occhi di lei; e gią pensava alle cento cose che avrebbe fatto mentre che la signora sarebbe rimasta lontana; ed in cuor suo tornava ad augurarle la buona andata.
      Questa in veritą non poteva da principio essere migliore, e il sole s'era alzato di poco, che gią il calesse aveva oltrepassata la terra di R... intorno alla quale giostrava una grossa banda d'Alemanni, che sciupavano i prati altrui, immollandosi nella guazza a procacciarsi doglie per la vecchiaia. A un certo punto dove l'aspetto della via era pił selvaggio, sorgeva su d'una roccia un pilastrone, nel quale era cavata una nicchia, e un pennello onesto vi aveva dipinto una Madonna Addolorata, che sovrastava ad un viluppo di fiamme e di teste, messe lą dal pittore a spasimare nel purgatorio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le rive della Bormida nel 1794
di Giuseppe Cesare Abba
1875 pagine 480

   





Marta Tecla Anselmo Maddalena Rocco Alemanni Madonna Addolorata