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      Mattia era in sul bello delle sue spacconate; quando s'intese su per la scala un passo domestico, e subito apparì sull'uscio del salotto il signor Fedele.
      «Ohe! - esclamò balzando ritto il pievano - che sono già a C...?
      «Chi?
      «I Francesi!
      «Manco per sogno!
      «Dio lodato! - sospirò il pievano dando un'occhiata di traverso a donna Placidia, la quale nè s'era turbata prima, nè rassicurata poi; e ripigliato animo, tirò l'amico a sedere, in sulla sua poltrona, soggiungendo: - allora segga qui, dove siede sempre la sua figliuola...
      «Appunto sono venuto a vederla per essa, e mi abbisogna un servizio...
      «Ma due, se posso! - rispose don Apollinare; e allo sguardo dato intorno dal signor Fedele, avendo capito che costui voleva non essere ascoltato da altri, fece un cenno a donna Placidia e a Mattia, i quali se ne andarono di là in cucina.
      «Ecco! - prese a dire il signor Fedele, tenendo la persona sporta un tantino verso il pievano, come soleva tenerla verso i clienti, che sempre si faceva sedere di faccia: - jeri sera al tardi capitò a C... mio genero, a farmi una mezza scenata; e ripartì piantandomi come un matto. Io voleva venire qua subito, ma ho aspettato fino a stamane, perchè mi sarebbe parso di dargli appicco a credere che io credessi, quel che egli crede... cioè... che la mia figliuola... basta! Brevemente... questa mia figliuola voleva bene ad uno quaggiù di D...
      «Lo so! lo so! lo so! Il figlio della signora Maddalena! - disse il pievano facendo una brutta smorfia, in cui compendiò tutto quel male, che per prudenza non aveva detto, parlando del giovane con Mattia.


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Le rive della Bormida nel 1794
di Giuseppe Cesare Abba
1875 pagine 480

   





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