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      Voi intanto sarete custodito, finchè mi abbiate fatto trovare cinquanta bovi, cento botti di vino, ventimila pani...
      «E in grazia, - rispose ardito colui che non si poteva vedere, ma che don Marco riconobbe alla voce pel Sindaco; un omicciattolo che a pagarlo un quattrino, sarebbe parso buttar via la moneta; - in grazia, signor generale, tutta questa roba dove la piglio?
      «Ingegnatevi!
      «Ma il buono e il migliore, se l'han portato via gli Alemanni!
      «Dovevate opporvi...
      «Già... per farmi accoppare da loro, perchè tutt'una mi accopperete voi...!
      «Arrestatelo! domani la roba, o faccio appiccar il fuoco al villaggio!
      «Ed io vi porterò il tizzo!(25)
      «Bravo! - fu lì per esclamare don Marco, ammirando il Sindaco che se la sbrigava così da valent'uomo; ma buon per costui che Giuliano capitava a porsi di mezzo, che se no il Francese l'avrebbe conciato come si poteva immaginare alla rabbia, che gli sbuzzava dagli occhi. Il Sindaco e il Francese che si lasciò chetare da Giuliano, rimasero, che uno avrebbe dato, l'altro si sarebbe accontentato, di quel che si poteva trovare; e quando quella adunanza si sciolse, il giovane si sentì pigliare per la mano, e dire: «ora poi, mi pare che tu abbia fatto anche troppo. Andiamo a casa mia, che tu caschi della stanchezza.».
      Chi gli parlava a quel modo era don Marco, che di maraviglia in maraviglia, cominciava a provare per lui un po' di venerazione.... E Giuliano si lasciava menare non badando dove; ma quando fu nel vicolo del prete, come fumea di bevande acri e stupefacenti, sentì levarsi le immagini delle cose vedute di fresco, mescolate alle memorie rinascenti alla vista di quella casa.


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Le rive della Bormida nel 1794
di Giuseppe Cesare Abba
1875 pagine 480

   





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