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      — Dov’è la mamma? — domandò Meg quando, mezz’ora dopo, scendeva con Jo per ringraziarla del bel regalo.
      — Non lo so davvero! Qualche povero diavolo è venuto a chiedere l’elemosina e senza dire né ahi né bai la vostra mamma s’è messa il mantello ed è uscita con lui. In vita mia non ho mai visto una donna così generosa! — rispose Anna, che, essendo vissuta nella famiglia fin dalla nascita di Meg, era considerata più come amica che come domestica.
      — Suppongo che ritornerà presto! Vai pure a finire i tuoi dolci, Anna, e tieni tutto pronto — disse Meg, dando un’ultima occhiata ai regali che per il momento erano stati messi in una paniera sotto il sofà per averli li pronti. Ma dov’è la bottiglia di acqua di Colonia? — domandò essa, non scorgendo la boccetta fra gli altri regali.
      — L’ha portata via Amy un momento fa; sarà andata a metterci un nastrino o qualcosa di simile! — rispose Jo, che si era messa le pantofole ricamate della mamma e saltava per la stanza per renderle più morbide.
      — Ho udito rumore di passi. Ecco la mamma! Presto, nascondi, Meg. — Ma non era la mamma, era Amy che, entrata nella stanza, restò un po’ confusa, vedendo che le sorelle non aspettavano che lei.
      — Dove sei stata e che cosa nascondi? — disse Meg, assai meravigliata nel vedere, dal cappello e il mantello che aveva ancora indosso, che la pigra Amy era già uscita.
      — Non ridere Jo, perché non volevo che nessuno lo sapesse! Sono soltanto andata a cambiare la bottiglia piccola e ne ho presa una più grande! Ho speso tutto il mio dollaro e sto tentando davvero di diventare meno egoista!


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Piccole donne
di Louisa May Alcott
pagine 280

   





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