Pagina (59/280)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Una povera donna è entrata nella bottega con un secchio ed una granata ed ha domandato al signor Cutter se voleva farle pulire qualche cosa per guadagnare qualche soldo o un po’ di pesce da dar da mangiare ai suoi poveri bimbi che morivano di fame. Il signor Cutter aveva fretta, perciò ha detto «no» con poca grazia, ed essa se ne andava quieta, quieta, con un’espressione di disperazione sul volto, quando, il signor Laurence, colla parte curva del suo bastione, ha preso un grosso pesce e glielo ha offerto dicendole di tornare a casa per cucinarlo ed essa si è affrettata ad andar via, così contenta che era un piacere a vederla! Come è buono, vero? Ed era così curiosa quella povera donna, quando abbracciava quel gran pesce ed augurava al signor Laurence «un buon posto in Paradiso
      Dopo aver riso un poco sul racconto di Beth, le ragazze domandarono alla mamma che raccontasse qualcosa anche lei, ed ella, dopo aver pensato un momento, cominciò:
      — Stavo seduta nella stanza della società tagliando delle giacchette di flanella e pensavo al povero papa che è così lontano da tutte noi e che sarebbe così solo, se per caso si trovasse ammalato o ferito; non era la più bella cosa da pensare, voi mi direte, ma pure è così; pensavo dunque al papà, quando un vecchio è entrato nella stanza per prendere alcuni oggetti. Si è seduto vicino a me ed io ho cominciato a parlargli perché mi sembrava molto stanco affannato e povero.
      — Avete figli nell’esercito? — gli ho domandato.
      — Sissignora: ne avevo quattro; ma due sono stati uccisi, uno è prigioniero ed ora vado a trovar l’altro che è molto malato all’ospedale di Washington; — mi ha risposto senza esitare.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Piccole donne
di Louisa May Alcott
pagine 280

   





Cutter Cutter Laurence Laurence Paradiso Beth Washington