Pagina (66/280)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      — Falla passare; è la signorina Jo — disse Laurie, incamminandosi verso la porta per incontrare Jo che entrò subito con un piatto coperto in una mano ed i tre gattini di Beth nell’altra.
      — Eccomi, con baracca e burattini — disse con vivacità. — La mamma le manda tanti saluti e spera che potrò far qualcosa per lei; Meg mi ha dato questo dolce che ha fatto lei stessa e Beth ha creduto che i suoi gattini l’aiuterebbero a passare il tempo. Sapevo che avrebbe riso, ma non potevo rifiutare; era tanto ansiosa, anche lei, di aiutarla in qualche modo! Furono appunto i gattini che ruppero il ghiaccio; perché, ridendo della strana idea di Beth, Laurie dimenticò la sua solita timidezza e fu subito allegro ed amichevole.
      — È troppo bello per mangiarsi — disse poi, sorridendo di piacere quando Jo scoprì il piatto e gli mostrò un bel dolce di crema contornato di foglie verdi e di fiori colti dal geranio favorito di Amy.
      — Non val la pena di parlarne; solamente tutte volevano rendersi utili. Dica alla sua donna di riporlo e lo mangi domani col thè; è dolce e morbido; lo potrà mandar giù senza che le faccia male alla gola! Come è comoda e bella questa stanza!
      — Sì, sarebbe comoda se fosse tenuta in ordine, ma le cameriere sono pigre ed io non so farmi ubbidire. È una cosa che mi secca però!
      — Ora gliela metto in ordine io. C’è da far solo due o tre cose: spazzar la cenere dal caminetto — così — e metter a posto questi gingilli — in questo modo — ed i libri messi qui — le bottiglie in quest’altro posto; il sofà meno voltato verso la luce — così — e i guanciali messi a posto.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Piccole donne
di Louisa May Alcott
pagine 280

   





Laurie Beth Meg Beth Beth Laurie Amy