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      Hai avuta oggi una lezione, ricordatela e cerca con tutte le tue forze di combattere e domare questo tuo spirito ribelle prima che esso ti conduca a cose più terribili di quella accaduta e di cui avresti a pentirti poi amaramente.
      — Proverò, mammina, cercherò in ogni modo; ma tu aiutami, ricordami queste cose e cerca di rattenermi quando sono sul punto di inquietarmi. Qualche volta papà metteva un dito sulle labbra e ti guardava dolcemente, ma con aria seria e tu stringevi sempre le labbra e uscivi dalla stanza: ti ammoniva con quello sguardo? — domandò Jo a voce bassa.
      — Sì, gli domandai aiuto ed egli non si scordò mai di darmelo: molto spesso con uno di quegli sguardi o con quell’atto mi ha salvato da ore di rimorso.
      Jo vide che a questo punto gli occhi di sua madre si riempivano di lacrime e, temendo di avere toccato un tasto troppo doloroso, abbracciò stretta sua madre ed una fervida preghiera giunse al ciclo senza che ella pronunziasse parola.
      Amy, in quel momento, si mosse e sospirò tra il sonno e, come se volesse cominciare subito a vincere il suo difetto, Jo alzò gli occhi verso di lei con una espressione tutta nuova.
      — Lasciai che il sole tramontasse senza il perdono, mamma, ed oggi, se non fosse stato Laurie, sarei forse arrivata troppo tardi. Come potei essere così cattiva? — disse Jo a mezza voce, chinandosi sulla sorella ed accarezzando dolcemente i capelli ancora bagnati sparsi sul guanciale.
      Come se avesse udito, Amy aprì gli occhi ed allungò le braccia con un sorriso che andò diritto al cuore di Jo. Non dissero una parola, ma si abbracciarono strette strette, nonostante le coperte e tutto fu dimenticato in un bacio amoroso.


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Piccole donne
di Louisa May Alcott
pagine 280

   





Laurie Amy Amy