Pagina (136/280)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Mentre prendevano il thè, ognuna di loro diede il resoconto della sua giornata e tutte furono d’accordo nel dire che si erano divertite assai, ma che il tempo era parso loro un po’ lungo.
      Meg, che nel dopopranzo ora andata a comprarsi un «bellissimo abito celeste», aveva scoperto, dopo averlo già tagliato, che esso non si poteva lavare e questo l’aveva messa di cattivo umore.
      La povera Jo aveva tutto il naso scorticato dal sole e per di più un terribile mal di testa per aver letto troppo nel dopopranzo.
      Beth era arrabbiata perché il suo armadio era tutto in disordine ed essa non aveva potuto imparare tutte in una volta tre o quattro canzoni nuove, ed Amy si lamentava del danno fatto al suo vestito, perché, dovendo Katie Brown dare una festicciola proprio il giorno dopo, non sapeva ora più che cosa mettersi. Ma queste erano tutte cose da nulla e le ragazze assicurarono la mamma che questa nuova vita era di loro piena soddisfazione. Ella sorrise, non rispose e, coll’aiuto di Anna, si mise a fare il lavoro che le ragazze avevano negletto, rendendo in tal modo la casa pulita, ordinata, così com’era di solito. Ma ben presto le ragazze si accorsero, con grandissima meraviglia, che questo esperimento diventava ogni giorno più noioso. I giorni si facevano sempre più lunghi; il tempo si faceva ognor più variabile e con esso gli umori; a tutte pareva di avere un terreno instabile sotto ai piedi e tutte, per passare il tempo, si dedicavano ad ogni sorta di monellerie e di nuove invenzioni.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Piccole donne
di Louisa May Alcott
pagine 280

   





Amy Katie Brown Anna