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      Quando si alzarono il sabato mattina, trovarono che il fuoco non era stato acceso in cucina, che la colazione non era stata preparata e che la mamma era scomparsa.
      — Misericordia! Che cosa è successo? — gridò Jo, guardandosi intorno con gran meraviglia.
      Meg corse su e fece ben presto la sua comparsa con aria un po’ confusa e vergognosa.
      — La mamma sta bene, è solamente molto stanca e vuoi stare tutto il giorno in camera sua a riposarsi; dice che noi ce la possiamo cavare come potremo. È molto strano che la mamma faccia una cosa simile e non sembra la stessa persona stamani, ma essa dice che durante questa settimana essa ha faticato molto di più del solito, e noi non abbiamo perciò diritto di brontolare e dobbiamo far da noi.
      — Ah, è una cosa semplicissima e mi piace molto, tanto più che desidero tanto di aver qualcosa da fare.... cioè qualche nuovo divertimento — aggiunse Jo, correggendosi subito.
      Infatti fu per tutte loro un gran piacere di avere di nuovo qualche cosa da fare, e si misero all’opera con grande ardore. Nella dispensa trovarono varie cose da mangiare, perciò, mentre Beth ed Amy apparecchiavano la tavola, Meg e Jo prepararono la colazione, meravigliandosi che le persone di servizio potessero lamentarsi tanto della grande fatica.
      — Porterò su qualcosa alla mamma, benché essa abbia detto che non vuol nulla e che ci pensa da sé, disse Meg che era per quel giorno assurta agli onori di capo di casa. Senza por tempo in mezzo, prepararono un vassoio con la colazione per la mamma e Jo lo portò sui coi complimenti della cuoca.


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Piccole donne
di Louisa May Alcott
pagine 280

   





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