Pagina (161/280)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Che cosa faremo quando avremo finito di mangiare? — domandò Laurie, vedendo che col finire della colazione la più grande attrattiva era terminata.
      — Facciamo dei giuochi di società finché non farà più fresco. Io ho portato il giuoco dei «Poeti» e suppongo che la signorina Caterina ne conoscerà dei nuovi. Vai a domandarglielo, è tua ospite e dovresti stare con lei ed intrattenerla un poco di più,
      — E tu che cosa sei? Non sei mia ospite? Credevo che si sarebbe unita a Brooke, ma egli non fa che parlare a Meg, e Caterina se ne sta lì osservando con quel suo ridicolo occhialino! Vado! Vado! Non starmi a fare da mentore per la creanza, Jo, perché non ne hai davvero il diritto.
      — Conoscete il giuoco della «Verità»? — disse Sallie.
      — Lo spero bene — rispose Meg seriamente.
      — Il giuoco, dico.
      — Che cos’è?
      — Si fa la conta, ed il primo che esce deve rispondere con verità alle domande, che gli vengono rivolte. È molto divertente.
      — Proviamolo — disse Jo a cui piacevano gli esperimenti.
      La signorina Caterina, il signor Brooke, Meg e Ned non vollero unirsi a questo giuoco, ma Federico, Sallie, Laurie e Jo buttarono giù le dita e fecero la conta: toccò per primo a Laurie
      — Chi sono i tuoi eroi? — domandò Jo.
      — Mio nonno e Napoleone.
      — Qual è la signorina più bella?
      — Margherita.
      — Quale ti piace di più?
      — Jo, naturalmente.
      — Che stupide domande! — disse Jo con un’alzata di spalle, mentre gli altri ridevano del modo naturale con cui Laurie aveva risposto.
      — Proviamo ancora. «Verità» non è un brutto giuoco — disse Federico.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Piccole donne
di Louisa May Alcott
pagine 280

   





Laurie Caterina Brooke Meg Caterina Sallie Meg Caterina Brooke Meg Ned Federico Sallie Laurie Laurie Napoleone Laurie Federico