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      — Dovrebbe essere molto adatto per lei! — replicò Jo a bassa voce.
      Jo fu la seconda a cui toccò di fare il giuoco.
      — Qual è il suo più gran difetto? — domandò Federico per vedere se a lei mancasse quella stessa virtù che mancava a lui.
      — Un carattere furioso.
      — Che cosa desideri più di tutto? — domandò Laurie.
      — Un paio di stringhe per le scarpe — rispose Jo, indovinando ed eludendo il fine per cui era stata fatta questa domanda
      — Non è la verità; devi dire proprio quel che desideri più di tutto.
      — Il genio; non ti piacerebbe potermelo dare, Laurie? — e sorrise con malizia nel vedere il volto deluso di Laurie.
      — Quali sono secondo lei le più grandi virtù di un uomo?
      — Il coraggio e l’onestà.
      — Ora tocca a me — disse Federico.
      — Diciamogliene due — disse Jo a Laurie, che assentì col capo e domandò subito:
      — Non hai ingannato al croquet?
      — Un pochino sì.
      — Non consideri la nazione inglese perfetta sotto tutti i rapporti?
      — Mi vergognerei di me stesso se non lo credessi.
      — È un vero Ercole! Ora signorina Sallie a lei. Prima di tutto mi permetta di domandarle se non è un po’ civetta — disse Laurie mentre Jo sorrideva a Federico in segno di pace.
      — Ragazzo impertinente! Si sa che non lo sono! — rispose Sallie con un’aria che diceva perfettamente il contrario.
      — Che cosa odia più di tutto?— domandò Fred.
      — I ragni ed il budino di riso.
      — Che cosa le piace più di tutto?— chiese Jo.
      — I guanti francesi ed il ballo.
      — Sentite, mi pare che questo giuoco sia assai stupido; facciamo il giuoco degli autori per rinfrescarci la, mente — propose Jo.


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Piccole donne
di Louisa May Alcott
pagine 280

   





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