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      — Se Mademoiselle dovesse scegliere uno di questi gioielli, quale prenderebbe? — domandò Ester che in queste occasioni le stava sempre accanto per poter poi richiudere le gioie.
      — Mi piacciono più di tutto i brillanti, ma anche collana e le collane stanno tanto bene! Sceglierei questo, credo — rispose Amy guardando con grande ammirazione un filo di coralli dorati, a cui era attaccata una bellissima croce.
      — Cosa pagherei sapere chi avrà tutte queste belle cose alla morte della zia March — disse, mentre rimetteva lentamente a posto il bel rosario e chiudeva ad uno ad uno gli astucci.
      — Lei e le sue sorelle. Lo so, Madame mi confida tutti i suoi pensieri e poi ho visto il testamento che dice così — mormorò Ester sorridendo.
      — Che bellezza! Ma non potrebbe darceli adesso? La pro-cra-sti-na-zio-ne non è mica una cosa molto gradevole — osservò Amy dando un ultimo sguardo ai diamanti.
      — Le signorine sono troppo giovani per portare queste cose. La prima che si farà sposa avrà le perle, Madame l’ha detto, ed io ho idea che quel piccolo anello di turchesi sarà regalato a lei quando tornerà a casa, perché Madame è molto contenta di lei ed approva molto la sua condotta e le sue manierine eleganti.
      — Credi davvero? Oh, sarò un vero angiolo per guadagnarmi quel magnifico anellino! È molto più bello di quello di Kitty Bryant. Dopo tutto, voglio bene alla zia March. — Ed Amy si provò l’anellino con grande soddisfazione e col fermo proponimento di guadagnarselo.
      Da quel giorno fu un modello di obbedienza e di bontà e la vecchia si compiacque grandemente del successo dei suoi insegnamenti.


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Piccole donne
di Louisa May Alcott
pagine 280

   





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