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      Vedo già come andrà a finire: Meg sarà assorta dal suo caro John, lui, raccapezzerà in qualche modo qualche soldo, se la sposerà ed ecco già un vuoto nella famiglia! Ed io sarò così dispiacente e resterò sola! Oh Dio mio! Se fossimo stati tutti ragazzi! Almeno non ci sarebbero seccature! E Jo appoggiò il mento sulle ginocchia e minacciò, in un’attitudine sconsolata, il colpevole John. La signora March diede un sospiro e Jo si voltò a guardarla con aria più soddisfatta.
      — Non ti piace eh mamma? Ho piacere! tanto piacere! Via, mandiamolo a farsi benedire e non diciamo nulla a Meg! Così saremo di nuovo uniti come prima!
      — Ho fatto male a sospirare, Jo. È una cosa naturale e giusta che voi tutte dobbiate avere un giorno una casa vostra; ma sarebbe mio desiderio tenermi le mie ragazze il più possibile e mi dispiace che questa cosa sia avvenuta così presto! Meg ha soltanto diciassette anni e ci vorrà un po’ di tempo prima che John possa farsi una posizione. Però tuo padre ed io abbiamo deciso che Meg non si legherà con alcuna promessa né si sposerà prima di vent’anni. Se lei e John si amano possono aspettare e mettere così a prova il loro amore. Meg è molto coscienziosa e non ho paura che lo tratti male o che cambi di idea da, un momento all’altro. Cara la mia bimba! Spero che sarà felice!
      — Non saresti più contenta se sposasse un uomo ricco? — disse Jo, vedendo che la voce di sua madre tremava leggermente, pronunziando queste ultime parole.
      — Il denaro è una cosa buona ed utile, Jo, ed io spero che le mie ragazze non dovranno mai sentirne la privazione né desiderarlo troppo ardentemente.


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Piccole donne
di Louisa May Alcott
pagine 280

   





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